Sanihelp.it – Le descrizioni più dettagliate di quello che accade nella sindrome di Alice nel paese delle meraviglie le puoi ritrovare proprio nell’omonimo racconto scritto nel 1865 da Charles Lutwidge Dodgson, meglio conosciuto con lo pseudonimo Lewis Carroll; pare che lo scrittore soffrisse di questa forma particolare di emicrania, che si presenta associata ai sintomi tipici della sindrome che ha preso in seguito il nome dal suo libro.
Che cos’è la sindrome di Alice nel paese delle meraviglie?
La sindrome si manifesta con alterazioni della percezione visiva che provocano una distorsione delle dimensioni degli oggetti e delle persone intorno a noi; il mondo circostante appare quindi o più piccolo o più grande del normale; queste dispercezioni sono dette metamorfopsie: la visione rimpicciolita o micropsia è detta anche visione lillipuziana, mentre la visione ingrandita o macropsia viene chiamata brobdingnagiana; sebbene di solito definiscano un’apparente riduzione o ingrandimento delle dimensioni degli oggetti, questi termini possono essere utilizzati anche per indicare un apparente avvicinamento o allontanamento del mondo visivo.
Possono inoltre comparire alterazioni della percezione del trascorrere del tempo oppure un effetto di visione a zoom del mondo circostante. Quest’ultima si manifesta se le modificazioni avvengono in modo lento, mentre le metamorfopsie si presenterebbero all’improvviso; chi le ha sperimentate sa che l’impressione è quella di guardare nel monitor di una telecamera e di modificare la lunghezza focale di un obiettivo zoom.
Nonostante questi disturbi possano richiamare un problema di natura psichiatrica oppure essere l’espressione di un’intossicazione da farmaci, in realtà si associano soprattutto all’epilessia e all’emicrania. La prima descrizione scientifica della sindrome risale al 1952 mentre l’associazione con emicrania ed epilessia fu osservata da Todd nel 1955.
Di recente è stata riportata in letteratura l’associazione della sindrome con la mononucleosi infettiva.
Le descrizioni più famose restano comunque quelle che si evincono leggendo il noto racconto «Alice nel paese delle meraviglie» eà¢àÂঠse doveste notare dei sintomi come quelli sopra descritti potreste cogliere l’occasione per rispolverare il libro che, oltre ad essere un piacevole svago, potrebbe fornirvi qualche elemento in più per capire meglio questo strano fenomeno.