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Tumore del pancreas: una nuova speranza terapeutica

Sanihelp.it – Il tumore del pancreas è una delle dieci cause di morte per tumore al mondo e la sua cura è tra le più complicate. Gli scienziati continuano a ricercare la terapia più efficace contro questa malattia mortale. In genere le aspettative di vita dei pazienti, a cui viene diagnosticato un tumore localizzato solo nel pancreas è di circa 6 -10 mesi, mentre per quelli in cui la malattia è diffusa ad altri organi si scende a 3–6 mesi.


In un recente studio, il Dott. Stephen G. Bown dell’University College Hospital di Londra ha condotto un studio preliminare utilizzando PDT su 16 pazienti con tumore pancreatico inoperabile.

Il PDT è una terapia a due fasi già utilizzata per curare tumori al collo ed alla testa, soprattutto tumori esofagei. Il primo passo consiste nel somministrare al paziente un farmaco foto-attivato, come il Photofrin(commercializzato in Inghilterra), che tende a accumularsi nei tumori . Il medicinale rende i tessuti anormali particolarmente sensibili alla luce. Il secondo passo consiste nel dirigere un raggio laser per un breve periodo di tempo sui tumori precedentemente saturati dal farmaco. Esistono molti tipi di farmaci disponibili per la PDT, ed ognuno è attivato da diverse lunghezze d’onda del raggio di luce.

I risultati, pubblicati sulla rivista Gut, hanno dimostrato che in tutti i pazienti si è riscontrata una riduzione delle dimensioni del tumore. Dei 16 individui trattati, 7 erano ancora vivi a distanza di un anno(44%). Due sono sopravvissuti a distanza di 2 anni ed uno è sopravvissuto 30 mesi.

Gli effetti collaterali sono stati pochi e non gravi e nessuno dei pazienti è deceduto per colpa del PDT.

Questo è il primo studio sull’uso della PDT nel tumore del pancreas e i risultati hanno dimostrato una discreta efficacia, una bassa mortalità e pochi effetti collaterali. La tecnica potrebbe essere utilizzata nel trattamento di tumori localizzati in pazienti non candidabili ad una chirurgia definitiva o in cui la posizione del tumore rende la resezione pancreatica inappropriata.

I primi promettenti risultati giustificano maggiori studi per dimostrare l’efficacia del PDT sia come cura singola sia in combinazione con la radioterapia o la chemioterapia.



FONTE: Gut 2002

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