Sanihelp.it – Il nistagmo non è volontario, quindi il fatto che tu possa muovere gli occhi volontariamente lo esclude.
Il termine nistagmo non indica una patologia oculare, ma è il segno di altre situazioni patologiche.
Si tratta di un micromovimento alternante avanti/indietro dei globi oculari che va evocato da un operatore esterno ed è lui a cogliere i rapidissimi movimenti oculari di cui il paziente nemmeno si accorge.
Si dice che l’occhio batte: è come se fosse in preda a piccole vibrazioni, non soltanto nello sguardo laterale, ma anche verticale.
In pratica, quando a un paziente si fa seguire con lo sguardo la punta di una matita fino agli estremi laterali e verticali del suo campo visivo, in presenza di situazioni patologiche che interessano il sistema nervoso si manifesta nistagmo.
Al contrario, gli occhi di una persona sana non si mettono a battere, ma cominciano a vedere la punta della matita che si sdoppia per sovrapposizione dei campi visivi.
Non va poi dimenticato il nistagmo periferico, riconducibile a un disturbo del sistema periferico, in quanto indica la presenza di un’alterazione a carico dell’apparato dell’equilibrio che fa capo al labirinto situato nell’orecchio interno.
Esiste anche un nistagmo congenito pendolare, che si manifesta in chi, fin dalle prime fasi di vita, perde la visione centrale del campo visivo a causa di malattie che interessano la retina o gli altri apparati di rifrazione dell’occhio: è il caso dei soggetti affetti da albinismo.
Più raramente è stato osservato in pazienti colpiti da sclerosi multipla, dove il nistagmo era congenito ma non associato a riduzione della vista.
C’è anche il nistagmo pendolare dell’infanzia (spasmus nutans), una forma benigna che compare entro e non oltre il terzo anno di vita e guarisce in pochi anni.
È più pronunciato o limitato a un solo occhio e può accentuarsi se si immobilizza o si raddrizza la testa del bambino.
Nel nistagmo pendolare le oscillazioni sono rapide, associandosi talora a oscillazioni compensatorie della testa e a intolleranza per la luce.
A tal proposito è curioso ricordare il nistagmo dei minatori che compariva dopo anni di permanenza all’oscurità.
In tutti questi casi il nistagmo non è una malattia di per sé, quanto piuttosto il segno di un’alterazione del sistema visivo o labirintico, per cause congenite o acquisite.