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Vaccini, screening e fumo: l’ISS studia i progressi degli italiani

Sanihelp.it – Presentati oggi i primi risultati di PASSI, lo studio dei progressi compiuti dalle Asl per la salute degli italiani, coordinato dall’ISS. Diminuisce il vizio del fumo e migliora lo screening per il tumore della cervice uterina e per quello al seno, ma rimane molto strada da fare nella prevenzione del cancro al colon retto.


In media solo il 28% delle persone, tra i 18 e i 65 anni, con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell’influenza (diabete, tumore, malattie cardiovascolari) si è vaccinata lo scorso anno.

Molto più alta la percentuale relativa allo screening femminile per la prevenzione dei tumori: infatti, quasi l’80% delle donne tra 50 e 69 anni ha eseguito almeno un pap test nella vita, ma solo due donne su tre l’hanno eseguito almeno ogni tre anni come raccomandato. Il 79% ha effettuato almeno una mammografia, ma una proporzione minore l’ha eseguita a intervalli di due anni.

Appena il 13% degli ultracinquantenni, invece, ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, una sigmoidoscopia o una colonscopia a scopo preventivo. Infine, a quasi un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa, sembrano iniziare a cambiare le abitudini degli italiani con il vizio del fumo: il 38% dichiara di aver diminuito il numero di sigarette fumate ogni giorno. E di questi, circa uno su tre ha provato a smettere definitivamente.

«Si tratta di uno studio pilota finalizzato alla realizzazione di un vero e proprio sistema di sorveglianza permanente di livello nazionale», afferma Stefania Salmaso, «direttore del CNESPS – “in cui ogni ASL con una metodica standardizzata raccoglie dati da un campione della popolazione e misura i propri progressi di salute».

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FonteISS

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