Sanihelp.it – La sindrome delle apnee ostruttive (OSAS), un disturbo del sonno caratterizzato forte russamento e frequenti risvegli, nelle persone anziane può essere associata all’utilizzo di protesi dentarie scorrette, o al totale intuilizzo.
A dimostrarlo è una ricerca, dal titolo Obstructive sleep apnea, depression, and oral status in elderly occupants of residential homes (Apnee ostruttive nel sonno, depressione e situazione orale nei pazienti anziani), nata dalla collaborazione tra la Clinica Odontoiatrica, la Neurologia e la clinica otorinolaringoiatrica dell’ospedale Molinette di Torino, pubblicata sulla rivista International Journal of Prosthodontic.
Lo scopo del lavoro è stato di indagare la prevalenza della sintomatologia della sindrome delle apnee ostruttive in un gruppo di 403 anziani residenti in case di riposo del distretto torinese.
Dallo studio è emerso che tra i pazienti che non portavano la protesi di notte, o che portavano una protesi incongrua, vi era un numero significativo con sintomatologia OSAS, mentre questo numero era nettamente ridotto nei pazienti con una protesi corretta.
Infine è stata confermata una più diffusa presenza di sintomatologia depressiva nei pazienti con OSAS. Da ciò si può dedurre come una protesi incongrua è strettamente associata al rischio di apnea ostruttiva e che la sintomatologia depressiva è più presente se sussiste un alto rischio per l’OSAS.