Sanihelp.it – Lentezze burocratiche, lunghi tempi di attesa per le visite specialistiche, differenze territoriali notevoli, mancato accesso ai farmaci sono i principali problemi segnalati dai malati cronici in Italia. Le conseguenze, per i pazienti e le loro famiglie, sono costi sempre più elevati e notevoli difficoltà di ordine psicologico e sociale.
A dirlo è il sesto Rapporto sulle politiche della cronicità, presentato oggi dal Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici (Cnamc)-Cittadinanzattiva e realizzato grazie al contributo di 30 associazioni (fra le 130 associazioni aderenti al Cnamc) rappresentative delle malattie croniche a più elevato impatto sociale e delle patologie rare più diffuse.
I malati cronici, secondo il Rapporto del Cnamc, spendono mensilmente fino a 500 euro per l’acquisto di farmaci essenziali non passati dal Ssn, più di 250 euro al mese per comprare protesi ed ausili, circa 1500 euro l’anno per le viste di controllo. I costi indiretti per mancati guadagni e giornate lavorative perse si aggirano, per fare un esempio nel caso dell’artride reumatoide – malattia cronica più diffusa – fra i 2700 e i 17.250 euro per paziente l’anno.