Sanihelp.it – Vivere con un amico a quattro zampe cambia la vita. Fernando Ferrauti, psicoanalista, psicoterapeuta e direttore dipartimento 3D (Disagio, Devianza, Dipendenze) Asl/Fr ci spiega perché: «Il rapporto tra uomo e animale è tra le relazioni più intense che un individuo possa provare, un’esperienza di grande arricchimento emotivo, culturale e affettivo, che viene da un rapporto di reciproco rispetto e considerazione».
Questo è particolarmente vero nel caso dei bambini. Vediamo perché.
1. Ogni età del bambino può essere arricchita dalla presenza di un cane, assumendo nella relazione ruoli diversi via via che il cane cresce con lui: genitore quando il cane è piccolo, coetaneo nell’infanzia di entrambi, figlio nelle cure che gli rivolgerà quando invecchierà. Infine, la separazione dovuta alla morte del cane, preludio di altri distacchi, è un importante banco di prova.
2. Nell’infanzia il gioco è tutto. Con il lancio degli oggetti cane e bimbo si trovano su un livello complementare: uno ha bisogno di lanciare ma non può recuperare l’oggetto, l’altro deve imparare a prendere un oggetto in movimento.
3. Il cane svolge una funzione transizionale: legandosi affettivamente a esso il bambino si sente rassicurato. Non a caso, un buon momento per l’adozione di un cane è la nascita di un fratello: il senso d’esclusione del bambino è compensato dall’investimento affettivo sul cucciolo.
In famiglia il ruolo del cane o del gatto si è evoluto da semplice animale da compagnia a quello di membro del nucleo famigliare. Infatti:
1. L’animale domestico è catalizzatore dell’aggressività intraspecifica: ci offre un modo sano per scaricare le tensioni, giovando alle dinamiche familiari e al rapporto con gli altri.
2. Attraverso la sua azione educativa nei confronti dell’animale, l’adulto imparerà come si insegna, quindi a fare il genitore. Potrà spiegare al bambino la libertà, l’amore, il coraggio, l’onestà, il rispetto degli altri e di se stesso. Potrà in sostanza spiegare meglio la vita.
Anche per l’anziano che vive solo un animale domestico è di estrema importanza.
1. Cane e gatti, con il loro continuo bisogno di cure e attenzioni, costringono l’anziano a mantenersi attivo, nonostante l’età, gli acciacchi, la solitudine.
2. Avere un cane significa doverlo portare fuori tutti i giorni: quindi l’animale favorisce le uscite e la socialità. Inoltre portare a spasso il cane è un’occasione per svolgere un moderato esercizio fisico.
3. La cura di un animale domestico comporta anche delle capacità mnemoniche e organizzative: l’occuparsi delle sue necessità quotidiane è per la persona anziana un esercizio intellettivo, e l’aiuta a far passare le giornate.
4. L’anziano riversa sull’animale l’affetto e le piccole attenzioni quotidiane che in passato dedicava ai figli, o che vorrebbe rivolgere ai nipoti, e il cucciolo ripaga queste cure con un amore totale e incondizionato, dando all’anziano continui stimoli per vivere.