Sanihelp.it – TURISMO
Cosa non va: i musei dovrebbero essere tutti dotati di un servizio audio (tipo i-pod) che racconta il contenuto delle sale e i non-vedenti dovrebbero avere la possibilità di poter toccare, anche solo in parte, oggetti e tessuti esposti. Le attrazioni turistiche devono essere non solo facilmente accessibili e fruibili, ma anche godibili.
URBANISTICA
Cosa va (così così): i semafori con l’avviso sonoro sono un ottimo aiuto, ma sono ancora poco diffusi. Come stabilito dal comma 9, art. 24 legge 104/92 e dal comma 4, art 6 delle lanterne semaforiche gradualmente dovranno essere dotate di segnalatore acustico per non vedenti. Alcune città Italiane hanno adeguato in via sperimentale qualche semaforo, che però pare funzioni a singhiozzo. Inoltre, non esiste attualmente una lanterna semaforica attrezzata omologata.
Cosa non va: spesso i cantieri sulle strade non sono debitamente segnalati: se per una persona su sedia a rotelle questo significa semplicemente non poter raggiungere la sua meta, per un non-vedente la mancata segnalazione di una zona lavori è un grave pericolo, in quanto può comportare cadute e infortuni. Basterebbe una differenziazione della struttura del calpestio, ma attualmente in Italia non esistono specifiche normative che regolamentino le dimensioni, i profili, i luoghi e le modalità ove essi devono essere applicati.
Tuttavia, costruire un intero centro urbano con piste tattili, oltre che assurdo, è inutile, in quanto il disabile visivo ha bisogno di pochi semplici e chiari punti di orientamento. La differenziazione del materiale, oltre a indirizzare, può segnalare un limite o avvertire di un eventuale pericolo.
SPIAGGE
Cosa non va: nelle spiagge organizzate le file degli ombrelloni andrebbero segnalate con funi o paletti di riconoscimento. Solo una spiaggia in Italia, e più precisamente in Toscana, è dotata di tale segnaletica.
RISTORAZIONE E SHOPPING.
Cosa va: per riconoscere le banconote i non-vedenti sono muniti di cash-test, un apparecchio che aiuta nella discriminazione dei diversi formati.
Cosa non va: non esiste il concetto di riportare menù e prezzi in braille.