Sanihelp.it – La tecnica di cottura al microonde è tra le più sane e salutari. I tempi di cottura decisamente inferiori rispetto a quelli tradizionali consentono una migliore conservazione dei principi nutritivi. Inoltre il sapore degli alimenti viene esaltato e per questo è possibile utilizzare meno grassi e condimenti.
A parlare è Nicola Sorrentino, nutrizionista e docente di Igiene nutrizionale e Crenoretapia presso l’Università degli Studi di Pavia, nel corso di un incontro sul tema organizzato da Whirlpool.
«Sono ormai passati poco più di 50 anni da quando il primo forno a microonde fu messo in commercio – dice Sorrentino – e ad oggi la sua diffusione nelle cucine europee è di proporzioni epidemiche. Qual è il motivo di questo successo? L’innegabile vantaggio è la sua versatilità, perchè si tratta di un reale strumento di cucina e cottura alternativo al forno tradizionale che offre numerosi vantaggi».
Inizialmente concepito per il solo e semplice scongelamento, grazie anche al notevole progresso tecnologico, il suo corretto utilizzo permette di mediare tra l’esigenza di una cucina sana e saporita e la scarsità di tempo di una società fin troppo dedita al lavoro.
«Purtroppo su questo elettrodomestico ne sono state dette di cotte e di crude – prosegue il nutrizionista – Alcuni affermano che la cottura a microonde provocherebbe una perdita di nutrienti superiore a quella causata da altri metodi di cottura. Esistono inoltre correnti di pensiero che sostengono come le microonde comporterebbero alterazioni molecolari responsabili di un maggior rischio di malattie tumorali. Di fatto, non esistono conferme scientifiche a queste affermazioni. Al contrario, alcune essenziali considerazioni di chimica, che sono poi alla base dell’utilizzo delle microonde, portano a contestare facilmente queste false credenze. Basti pensare che la cucina con il microonde evita la formazione di sostanze nocive, mantiene inalterati i sali minerali, le proteine e le vitamine che possono invece disperdersi o alterarsi con i sistemi di cottura più conosciuti, quali la bollitura, la frittura, la stufatura e la cottura alla griglia».
E in quanto a gusto? «Gli alimenti cotti al microonde non perdono il loro sapore originario – risponde Sorrentino – Così, a parità di gusto, l’utilizzo dei grassi e dei condimenti nelle preparazioni può essere vantaggiosamente limitato. Digeribilità e gradevolezza divengono doti imprescindibili e, senza nessuna fatica, la cucina diviene rigorosamente dietetica».