Sanihelp.it – L’Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma scende in campo davanti agli ospedali contro le truffe e la corruzione nella Sanità, l’eccessiva ingerenza dei partiti politici, l’informazione improntata al sensazionalismo anziché all’equilibrio, la crescente precarizzazione e dequalificazione della professione medica.
Tutti fattori negativi che generano spreco di risorse economiche, sfiducia nella collettività, casi di errori ai danni di singoli pazienti.
Per sollecitare Governo, Regione e comuni ad intervenire, ognuno per propria competenza, a contrastare con durezza ed efficacia questi fenomeni, l’Ordine chiede ai cittadini della Capitale e della sua provincia di fare fronte comune e di avanzare alle Istituzioni proposte congiunte tese a migliorare la Sanità. Per farlo avvia una serie di presìdi davanti ai maggiori ospedali del territorio romano che vedranno presente il presidente dell’Ordine, Mario Falconi, pronto a recepire domande e istanze degli utenti e del personale delle strutture sanitarie. L’iniziativa Cittadini e medici insieme era stata annunciata dallo stesso Falconi in Campidoglio il 25 giugno scorso durante un convegno sul precariato tra i giovani medici.
Domani, venerdì 25 luglio, si comincia con la prima tappa di questa serie di incontri ravvicinati, che proseguiranno fino ad autunno inoltrato. Si parte a Roma dall’ospedale Sant’Eugenio, nell’orario di visita ai degenti (dalle 12,00 alle 14,00). Una rappresentanza di camici bianchi guidati dal loro Presidente spiegheranno, anche tramite volantini, l’obiettivo dell’iniziativa ai cittadini che si recheranno in Ospedale.
«Abbiamo deciso di partire dal Sant’Eugenio, uno dei più importanti nosocomi della capitale, per dare un forte segnale di presenza dell’Ordine. Siamo un organo ausiliario dello Stato posto a tutela dei cittadini oltre che della professione medica – ricorda Mario Falconi – e come tale non possiamo né vogliamo assistere senza reagire al declino e saccheggio della Sanità. Chiediamo a tutta la cittadinanza di aiutarci in questa battaglia di civiltà, sostenendo le nostre proposte e suggerendocene altre. La salute è un bene di tutti che va difeso unitariamente, al di là di appartenenze di partito e di interessi di categoria. Vogliamo continuare ad espellere i disonesti dal nostro Albo ma vogliamo anche che venga premiato chi svolge il proprio lavoro con dedizione e professionalità».