Sanihelp.it – Il consumo in dosi importanti di due molecole della classe degli isoflavonoidi, le sostanze contenute in numerose piante, può abbassare il rischio di contrarre il cancro all’ovaio: è quanto sostiene uno studio condotto presso l’Istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri» di Milano e pubblicato sulla rivista Journal of Cancer.
I ricercatori hanno seguito 1031 donne per cui era stata fatta diagnosi di cancro ovarico e 2411 donne ospedalizzate per patologie di tipo non cancerose.
Gli studiosi hanno diviso le pazienti in 5 gruppi a seconda del consumo di 6 diversi flavonoidi.
Esaminati tutti i possibili fattori di rischio come l’utilizzo della pillola, il numero di figli partoriti, la familiarità per il tumore si è concluso che le donne che consumano elevate quantità di flavonoli hanno il 37% di probabilità in meno di sviluppare cancro ovarico.
Un elevato introito di isoflavoni, invece, abbassa il rischio di contrarre cancro ovarico del 49%.
Le altre 4 molecole sempre della classe dei flavonoidi non influenzano in alcun modo lo sviluppo del cancro dell’ovaio.
Gli isoflavoni sono molto abbondanti nei cibi di soia e nel te, mentre i flavonoli sono molto presenti in frutta e verdura.