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Psicosi: in un anno si perde il 5% del volume del cervello

Sanihelp.it – Gli antipsicotici atipici di nuova generazione sono in grado di proteggere i neuroni dai danni provocati dalla psicosi e, con tutta probabilità, possono anche favorirne la rigenerazione. È questa la nuova scoperta osservata nel trattamento di psicosi e schizofrenia con i farmaci antipsicotici atipici di nuova generazione, come quetiapina.


Nel mondo una persona su 100 soffre o ha sofferto di un episodio psicotico. Queste persone convivono in media per oltre due anni con i propri disturbi senza una diagnosi. Inoltre, più la psicosi procede, più danni provoca in chi ne soffre e, se non trattata, è tossica per il cervello e induce la morte dei neuroni: in un anno, uno psicotico perde il 5% del volume del cervello.

La terapia con farmaci innovativi come quetiapina ha un effetto sia neuroprotettivo che neurogenico. In pratica, da un confronto con i farmaci antipsicotici di prima generazione, è stato riscontrato che i nuovi antipsicotici sono in grado di arrestare la perdita neuronale e di prevenire la perdita del brain derived neurotropic factor (BDNF), uno dei fattori di crescita importanti per la sopravvivenza e per la plasticità della cellula nervosa che potrebbe rappresentare un importante componente della capacità di risposta allo stress.

Questi farmaci favoriscono inoltre la generazione di nuovi neuroni e la loro integrazione nei circuiti neuronali esistenti. La neuroprotezione e, con ogni probabilità, anche la neurogenesi rappresentano gli elementi più promettenti che siano stati osservati negli ultimi anni. E così sfatano il mito negativo, che ha resistito fino a oggi dai primi del secolo scorso, secondo cui la schizofrenia (allora chiamata demenza precoce) sarebbe una patologia definitivamente incurabile.

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