Sanihelp.it – Un importante appello arriva dal XXXIX Congresso della Società Italiana di Neurologia, in corso a Napoli, cui sono presenti oltre 3000 neurologi: «Il 10-20% degli incidenti stradali in Italia è da imputare alla sonnolenza. È quindi necessaria una normativa più chiara per il rilascio e la restituzione della patente per chi soffre di colpi di sonno al volante, provocati dalle apnee notturne».
Sottolinea Fabio Cirignotta, neurologo dell’Università di Bologna: «A differenza di quanto avviene in altri dieci Paesi europei, l’eccessiva sonnolenza e la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno non figurano nella normativa dei requisiti fisici e psichici per il rilascio della patente di guida».
Le apnee notturne possono verificarsi a tutte le età, il picco massimo è registrabile tra i 45 e i 55 anni; in Italia ne soffre circa il 4% della popolazione. Colpisce il guidatore con un colpo di sonno improvviso o favorendone la distrazione, riducendo così i tempi di reazione.
Al centro di Medicina del Sonno di Bologna hanno da poco validato un sistema di guida simile a un videogioco, che risulta essere uno strumento più sensibile di quelli usati finora per valutare la sonnolenza alla guida.