Sanihelp.it – Il cancro al testicolo è il tumore più diffuso tra gli uomini dai 15 ai 40 anni, che vivono in paesi industrializzati. In Italia ci sono sei casi su 100.000. A questo dato però se ne aggiunge uno confortante: aumenta il numero di coloro che recuperano la funzionalità del testicolo dopo essersi sottoposti a radio o chemioterapia.
Questi i dati del nono Convegno Internazionale di Andrologia svoltosi a Barcellona. Non sarebbero solo i fattori genetici i responsabili, ma anche quelli ambientali.
Secondo Andrea Lenzi, andrologo dell’università di Roma La Sapienza: «Una buona prevenzione, fatta di autopalpazione, controlli costanti e informazione rivolta anche ai genitori, è importante per ridurre interventi chirurgici invasivi e terapie aggressive». Ha ricordato poi Lenzi: «La crioconservazione dello sperma resta obbligatoria, non potendo prevedere chi risponderà bene alle terapie. Tuttavia, la riduzione dei dosaggi nelle terapie ha permesso di far aumentare il numero di coloro che riacquistano la funzionalità del testicolo. Con la prevenzione e l’individuazione del cancro quando è ancora piccolo, che consente l’asportazione dei soli noduli tumorali, questo numero potrebbe aumentare ulteriormente».