Sanihelp.it – La medicina ayurvedica si avvale di diverse discipline e tecniche.
ALIMENTAZIONE.
Non esiste una dieta ayurvedica valida per tutti, però ci sono dei principi specifici che vanno sempre applicati. Per esempio: non è importante solo ciò che si mangia, ma anche come lo si digerisce. Quindi evitare di mangiare se non si è ancora digerito il pasto precedente, evitare di mangiare subito prima di andare a letto e alla fine di ogni pasto rimanere seduti alcuni minuti prima di tornare all’attività. La dieta quotidiana dovrebbe includere tutti e sei i sapori: dolce, salato, acido, piccante, amaro e astringente. Favoriti: i cibi biologici, quelli freschi, quelli cotti e caldi, mentre è sconsigliato il consumo abbondante e prolungato di verdure crude.
ESERCIZIO FISICO.
Secondo l’Ayurveda la pratica regolare dell’attività motoria conferisce stabilità, forza e resistenza al corpo, normalizzando i Dosha.
MEDITAZIONE TRASCENDENTALE.
L’attributo trascendentale deriva dal fatto che la mente sperimenta stadi di attività sempre più ridotta, fino a trascendere il livello più sottile di pensiero, in uno stato di coscienza diverso da quello della veglia, del sonno e del sogno. Rallenta il battito cardiaco, il respiro si fa più profondo, lo stress si allenta e si determina uno stato di profondo riposo diverso dal sonno.
TECNICHE DI PURIFICAZIONE.
Il termine Panchakarma significa letteralmente le cinque procedure e indica l’insieme delle tecniche ayurvediche che mirano a ristabilire l’equilibrio della persona, rimuovendo i Dosha in eccesso. È consigliato a tutte le età, come trattamento stagionale, sia per la prevenzione che per la cura di disordini specifici.
AROMATERAPIA.
Nella medicina ayurvedica gli oli essenziali, catalogati in base al loro effetto sui tre Dosha, vengono usati soprattutto come essenze da disperdere nell’ambiente. Una forma molto semplice di aromaterapia consiste nel versare 10 gocce di olio essenziale nell’apposito diffusore, prima di coricarsi, lasciando evaporare durante la notte.
MUSICOTERAPIA.
L’Ayurveda usa una forma antichissima di musicoterapia chiamata Gandharva Veda, che si avvale, oltre che della voce umana, di molti strumenti di tradizione millenaria. La ripetitività delle melodie interrompe il flusso dei pensieri attraendo la mente verso zone di profonda quiete, probabilmente attraverso il rilascio di specifici neurotrasmettitori cerebrali. Secondo l’Ayurveda questa terapia induce un riequilibrio di tutti e tre i Dosha. Se ne consiglia l’ascolto per 5-10 minuti due-tre volte al giorno, in orari definiti.