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Tutti alle terme per "sentirci" meglio

Prevenire la sordità e i disturbi uditivi

Sanihelp.it – Le cure termali sono utili ed efficaci, non solo come prevenzione, ma anche come riabilitazione dei deficit uditivi, in quanto agiscono a livello tubarico e dell'apparato respiratorio con gli stessi meccanismi: decongestione, azione antiinfiammatoria e fluidificante, miglioramento del trofismo mucoso, ostacolo ai processi di formazione e organizzazione del tessuto connettivo, aumento delle IgA secretorie e dei poteri di difesa locali, potere antisettico.


Inoltre nei casi più resistenti sono utili le insufflazioni tubariche, che mediante l'azione meccanica del gas sotto pressione provocano lo scollamento delle pareti tubariche e la reversione della pressione negativa all'interno della cassa del timpano. In questo modo si ottiene la restituzione della risposta elastica delle pareti tubariche e della membrana timpanica, mentre la catena ossiculare riprende la normale motilità.

Nei pazienti sottoposti a insufflazione tubarica è documentato un evidente rallentamento o blocco dell'evoluzione verso la sordità con recupero significativo dei livelli uditivi che raggiungono e si stabilizzano nel tempo su valori normali.

«La crenoterapia nelle malattie otorinolaringoiatriche e delle vie aeree superiori poggia su numerosi studi clinico-epidemiologici, cui si aggiungono più recenti studi sugli effetti biologici dell’inalazione di acque termali – spiega Marco Vitale, del Dipartimento Anatomia, Farmacologia e Scienze Medico Forensi Università degli Studi di Parma Coordinatore Scientifico Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale.

La maggior parte delle acque termali usate a questo scopo infatti sono sulfuree, ed è stato dimostrato che i loro effetti sulla mucosa delle alte vie respiratorie sono riconducibili essenzialmente a: effetto fluidificante sul muco; normalizzazione della clearance muco-ciliare; effetto battericida».

Due studi in vitro legati al primo bando della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale hanno dimostrato gli effetti cellulari dell’idrogeno solforato (in concentrazione paragonabile a quella presente mediamente nelle acque termali sulfuree) su globuli bianchi e linfociti del sangue periferico, proposti come la base per l’effetto favorente la risoluzione dei processi infiammatori e la inibizione della loro cronicizzazione.

Alla fine del 2008 è stato eseguito un esame retrospettivo dei dati audiometrici relativi alla sordità rinogena in età pediatrica nelle cartelle cliniche di Terme di Sirmione. Sono stati analizzati bambini di età compresa fra 5 e 9 anni che avevano effettuato le cure termali da uno a quattro consecutivi contro controlli di pari età e genere che non avevano effettuato le cure.


I risultati hanno evidenziato come il dato audiometrico migliori sempre nell’ambito di un ciclo: in altri termini, l’udito del bambino migliora sempre in modo significativo al termine del singolo ciclo.
All’inizio del ciclo successivo, però il deficit peggiora nuovamente. Al contrario, a partire dal termine del secondo ciclo in poi, il deficit uditivo migliora progressivamente e tale miglioramento rimane stabile nel tempo.

Collateralmente, questo studio retrospettivo mostra anche come le terme in generale siano una grande sorgente di dati statistico-sanitari sulle diverse patologie della popolazione, e rende evidente l’importanza della creazione di una cartella clinica informatizzata condivisa – che fino a oggi manca – per non disperdere un database clinico-epidemiologico di simile dimensione.
La Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale ha già eseguito a questo fine uno studio pilota in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, che verrà certamente ampliato e tradotto in pratica nel prossimo futuro.

Le cure termali esercitano sulla ipoacusia rinogena infantile effetti terapeutici favorevoli in una percentuale notevole di casi, non limitandosi alla risoluzione del singolo episodio patologico tubo-timpanico, ma con effetti anche a distanza nel tempo. Nell’età avanzata è molto indicata una terapia termale di supporto in pazienti che assumano abitualmente farmaci.

Le cure termali non hanno controindicazioni di sorta, perché naturali, senza possibilità di overtreatment e possono essere associate ad altri modelli terapeutici.

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