Sanihelp.it – Lavarsi i denti costantemente è certamente un toccasana per l’igiene orale, evita infatti carie e alito cattivo. Da oggi però la buona notizia è che potrebbe anche salvare dal rischio di ictus e infarto.
Questo il risultato di uno studio coordinato da Mario Clerici, immunologo dell’Università di Milano, secondo cui gli effetti benefici dell’igiene dentaria possono essere paragonati a quelli dei farmaci atti a ridurre i depositi di grassi sulle pareti dei vasi sanguigni. A questo proposito giocherebbero un ruolo fondamentale i batteri orali nelle malattie cardiovascolari. Il nuovo studio ha individuato nel porphyromonas gingivalis, uno dei principali responsabili sia della gengivite sia delle patologie cardiache. Il batterio scatena una reazione immunitaria, che crea sostanze grasse che si depositano nelle vene.
La ricerca ha coinvolto 35 uomini e donne sani, tra i 38 e i 57 anni, che sono stati colpiti da una lieve o moderata peridontite, con sanguinamento e alito cattivo. Durante i trattamenti dal dentista sono stati misurati: i livelli di batteri nella bocca, di proteina C-Reactive, una sostanza chimica trovata nel sangue e legata a malattie cardiovascolari e lo spessore della parete carotidea.
Dopo un anno, come spiega Clerici: «I pazienti hanno avuto una riduzione del 20% dello spessore delle pareti delle arterie. Se lo stesso processo avviene nel cuore, può rappresentare la differenza tra una precoce aterosclerosi e una sana parete arteriosa».