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Il cerotto alla seligilina non aiuta a smettere di fumare

Sanihelp.it – Si era pensato che la selegilina, un farmaco normalmente usato per via trans dermica per la cura del Parkinson per la sua capacità di aumentare i livelli di dopamina a livello cerebrale, di solito bassi in chi smette di fumare, potesse supportare chi cerca di astenersi dal fumo: uno studio condotto presso la Stanford University School of Medicine di Palo Alto in California ha dimostrato che non è così.


I ricercatori hanno seguito 243 pazienti che volevano smettere di fumare e in modalità random hanno avuto l’ordine di applicare un cerotto a base di selegilina o placebo ogni 24 ore per 8 settimane e hanno ricevuto supporto cognitivo.
Dopo 8 settimane hanno evidenziato una reale astinenza dal fumo da almeno una settimana il 26% dei pazienti trattati con selegilina e il 30% dei pazienti trattati con placebo.

Si è visto dopo un follow-up di un anno che i risultati migliori in termini di astinenza si sono ottenuti nei pazienti con cerotto di selegilina o placebo in presenza di una forte motivazione personale, adeguatamente aiutata dal supporto psicologico: nella disassuefazione da fumo il trattamento farmacologico non può prescindere da quello psicologico.

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