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Chemioterapia: rimedi contro gli effetti collaterali

Io vado avanti - Tumore al seno

Sanihelp.it – La chemioterapia può avere diversi effetti collaterali che coinvolgono in particolare: il midollo osseo, i peli, i capelli, le unghie e la pelle; gli apparati digerente e riproduttivo.


Gli effetti sul midollo osseo comportano la diminuzione delle cellule del sangue: globuli rossi (anemia), globuli bianchi (riduzione delle difese immunitarie) e piastrine (minore capacità di coagulare). I rimedi possono essere: una corretta igiene personale, evitare luoghi molto affollati, assumere di antibiotici e antipiretici alla comparsa di febbre elevata, eventuale somministrazione dei fattori di crescita granulocitari per stimolare la produzione dei globuli bianchi. In caso di anemia, eventuale assunzione di farmaci (epoetina), talvolta emotrasfusioni.

In caso di caduta temporanea di peli e capelli (alopecia), secchezza della cute e fragilità delle unghie si può ricorrere a: tagliare corti i capelli, evitare shampoo e prodotti aggressivi, tinte, bigodini, spazzole e phon caldo; impiegare shampoo delicato e creme altamente idratanti per il cuoio capelluto.

Se la chemioterapia dovesse comportare anoressia, nausea e vomito, diarrea, stitichezza, secchezza o bruciore alla bocca è consigliabile l'impiego anche preventivo dei farmaci antiemetici, il frazionamento dei pasti, l'impiego di farmaci antidiarroici,
l'assunzione di adeguate quantità di liquidi e sali, una dieta astringente. In caso di stitichezza si consiglia un adeguato apporto di liquidi e cibi favorenti l’evacuazione (vegetali, fibre) ed eventualmente lassativi.

In caso di dolore durante i rapporti sessuali è consigliabile ricorrere all'impiego di gel lubrificanti e consultarsi con lo psicologo. È inoltre possibile infertilità o malformazioni del feto. Si raccomanda l'utilizzo di di metodi contraccettivi dato che i chemioterapici passano attraverso le secrezioni vaginali e lo sperma e possono indurre malformazioni nel feto.
Possono aversi stanchezza e debolezza generalizzate, è più utile assecondarla, concedendosi momenti di riposo e di tranquillità.

Dopo l’intervento alla mammella e alla conclusione del trattamento adiuvante è consigliabile sottoporsi a periodici controlli clinici e strumentali definiti follow-up. Lo scopo di tali controlli è di verificare il benessere della paziente e l’assenza di recidive.

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