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Il traffico fa ammalare

Stanchezza, mal di schiena, emicrania i disturbi più comuni

Sanihelp.it – Stanchezza, dolori, difficoltà respiratorie e problemi psicologici: 20 milioni di italiani si ammalano ogni anno in automobile. Il 47% degli automobilisti, infatti, nell’ultimo anno ha riscontrato malesseri e disagi causati dalla troppa permanenza al volante, uno su cinque ha avuto almeno un attacco d’ansia da traffico, uno su 10 addirittura un attacco di panico. Per non parlare della crescita costante del livello di aggressività, confessato dal 49% degli automobilisti (uno su due).
È quanto emerge da un’indagine realizzata a febbraio da Doxa – Osservatorio TomTom su un campione di 738 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni.


Impatto del traffico sulla salute: quasi 9 italiani su 10 (86%) ne hanno avuto esperienza sulla loro pelle. I tre disagi più ricorrenti? La stanchezza cronica dovuta alla permanenza forzata all’interno dell’abitacolo per ore (64%), il mal di schiena (47%) e il mal di testa (45%).Vengono poi l’acidità e il mal di stomaco e le difficoltà digestive (27%), le difficoltà respiratorie (15%) e le allergie (10%).

Non meno importanti i malesseri psicologici: il 49% degli automobilisti confessa un aumento dell’aggressività dovuto al traffico. Il 20% ha avuto almeno un serio attacco d’ansia da traffico nell’ultimo anno e il 15% almeno un attacco di panico nell’abitacolo della sua auto.

Interessante la lista dei comportamenti più frequenti: a più della metà degli intervistati al semaforo piace osservare gli altri automobilisti, il 32% cambia stazione radiofonica, il 16% tende a fumare di più, il 15% non può fare a meno di telefonare e mandare sms e, infine, il 13% passa il tempo mangiucchiando merendine e cioccolata.

Sulla base dei dati raccolti l’Osservatorio TomTom ha stilato 5 profili.

1. Gli irritabili (26%): soprattutto under 34 e con una laurea, sono coloro per i quali il tempo è denaro. Sono soliti sbraitare dal finestrino dell’auto e reagire in modo eccessivo. E per questo sono più soggetti a emicranie e problemi gastrici.

2. I tesi (22%): per la maggior parte donne, odiano perdere tempo e privi di automobile sarebbero persi. Non si trovano mai sprovvisti di barrette energetiche o dietetiche nel cruscotto. Sono coloro che più di tutti possono incorrere in un preoccupante rischio di ipertensione e gastroenterite.


3. I rassegnati (19%): sono i veri professionisti del traffico: pendolari, camionisti, taxisti, rappresentanti di commercio. Sono prevalentemente maschi over 40, solitamente attrezzati per affrontare ingorghi e code: cuscino anatomico, cellulare con auricolare, snack nel cruscotto, acqua nel portaoggetti e giornali.

4. Gli indifferenti (13%): per lo più giovani studenti o disoccupati e donne casalinghe, pressoché immuni dal mal di traffico, sembrano ostentare una calma olimpica. In genere il passatempo preferito è stare attaccati al telefonino, sbirciando quello che fanno gli automobilisti delle auto vicine.

5. Gli arrabbiati (10%): principalmente uomini over 50 poco abituati al traffico che, in genere, passano in macchina il tempo strettamente necessario. Sono sempre pronti a mostrare corna e a clacsonare appena la macchina davanti rallenta. Sono i più soggetti ad attacchi d’ansia, mentre sigarette, caramelle e chewing-gum non mancano mai nella loro macchina.

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