Sanihelp.it – Richieste di rinvii, pianti, tentativi di fuga, suppliche, trattative su quale letto lo aspetti per la nanna, sono solo alcune delle manifestazioni di disagio con le quali tutte noi abbiamo avuto occasionalmente a che fare. Certo, di fronte a certe esplosioni pirotecniche già in corso è difficile mantenere la calma e non perdere la testa. Ecco perché il momento che precede il sonno deve essere il più possibile pensato e tutt'altro che improvvisato. Contrariamente a noi adulti, i bambini hanno bisogno di estrema chiarezza in tutte le situazioni, ivi inclusa quella che conduce al lettino, al punto che in gergo si parla di rituale pre-nanna per indicare tutta quella serie di momenti che precedono il congedo serale prima del sonno.
Ovviamente non esiste una scaletta universale (solitamente si tratta del bagnetto, del massaggio successivo, del pannolino, del lavaggio dei dentini, della messa sotto le coperte e del bacio della buona notte finale) ma un solo ed importante concetto: attraverso la ripetizione rituale di quei gesti ogni sera, il bambino deve capire che è iniziato il conto alla rovescia per decollare ed atterrare tra le amorevoli braccia di Morfeo. Al momento di staccare il biglietto, però, non mancare di ricordargli tutto il bene che gli vuoi, sussurrandogli all'orecchio le parole più dolci che a sua volta ti sussurrerà il tuo cuore. E se la tua vena poetica non fosse proprio così marcata, nessuna paura: sicuramente non faticherai a trovare una canzone, la vostra canzone, che si porterà dentro per tutta la vita.
Un, due, tre… nanna
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