Sanihelp.it – 1. Gli orari dei pasti devono essere rispettati. Vero
Il bambino ha bisogno di ritualità: la giornata scandita da abitudini conferisce al piccolo un senso di sicurezza. Tuttavia in casi particolari, come per esempio in vacanza, una certa elasticità contribuirà alla serenità familiare. I bambini non mancano di capacità di adattamento.
2. Il bambino può toccare il cibo con le mani. Vero
Nelle fasi iniziali dello svezzamento, la manipolazione e l'uso delle mani sono un modo per portare il cibo alla bocca, scoprirne al tatto la consistenza e prendere confidenza con i nuovi alimenti. Starà poi all'educazione in famiglia far sì che questo non diventi un gioco, né un'abitudine a lungo termine.
3. Se il bambino non vuole finire la pappa non si deve insistere. Vero
L'insistenza produce in genere l’effetto contrario. Il bambino in buona salute è in grado di autoregolarsi. Il controllo della crescita da parte del pediatra confermerà uno sviluppo sano.
4. Il bambino può assaggiare i piatti degli adulti. Vero
Assaggiando il cibo dei genitori, il bambino si sente grande e ha l'occasione di fare nuove esperienze; è comunque opportuno tenere presenti le indicazioni del pediatra riguardo all’introduzione graduale dei cibi durante lo svezzamento.
5. Se il bambino è svogliato deve essere distratto con giochi, favole o tv mentre mangia. Falso
Si consiglia di non distrarre il bambino per non abituarlo all'indifferenza rispetto a ciò che ha nel piatto.
6. Il bambino deve mangiare carne tutti i giorni. Falso
Un adeguato apporto proteico è indispensabile, ma è consigliabile che avvenga alternando carne, pesce, uova e prosciutto.
7. Se il bambino rifiuta un piatto bisogna averne un altro in alternativa. Falso
Occorre imparare a capire se il bambino fa i capricci o se effettivamente un alimento non è di suo gradimento. In caso di capricci, non bisogna accontentarlo affinché non si abitui ad averla sempre vinta e a non sperimentare mai nuovi sapori. Se invece si sospetta che qualcosa non gli piaccia, si può provare a preparare lo stesso alimento con una nuova ricetta, in altre occasioni.