Sanihelp.it – Secondo una ricerca della Columbia University pubblicata sulla rivista Cell, le statine ipocolesterolemizzanti sarebbero in grado di inibire il tumore al seno. Carol Prives, autore dello studio, spiega: «Potremmo identificare sottogruppi di pazienti i cui tumori possono rispondere alle statine. Naturalmente non possiamo trarre delle conclusioni definitive fino a quando non ne sapremo di più».
Si tratta di uno studio clinico sulle statine nel tumore al seno, basato sullo stato di mutazione dell'oncosoppressore p53, che regola la proliferazione cellulare. La maggior parte dei tumori umani porta mutazioni del gene p53, molte delle quali, anziché bloccare lo sviluppo del tumore, lo favoriscono. «I topi senza p53 sviluppano il cancro e muoiono, ma quelli portatori di forme mutanti tumorali derivate del gene p53 si ammalano in maniera più aggressiva. Come queste forme mutanti di p53 agiscano in realtà è una delle grandi domande della ricerca sul cancro».
Il team, analizzando alcune cellule tumorali, ha scoperto che quelle con p53 mutante crescono in modo disordinato e invasivo, proprio come nel carcinoma mammario. Queste cellule sono state trattate con statine e la proliferazione si è arrestata.