Sanihelp.it – I ricercatori dell'Health Science Center dell'Università del North Texas hanno scoperto che gli adulti di mezza età che consumano spesso carne rossa hanno il 19% di più di probabilità di essere colpiti da carcinoma renale. La causa è rintracciabile nelle sostanze chimiche contenute nella carne cotta alla griglia o alla brace. «Nonostante questo smettere di mangiare carne – spiega Mohammed El-Faramawi, epidemiologo della University of North Texas a Fort Worth – sarebbe un errore, però è necessario assumerne una quantità limitata». Sarebbe meglio preferire carni bianche e pesce «Perché mangiare carne rossa in grandi quantità, anche se non necessariamente porta ad ammalarsi di cancro del rene, aumenta il rischio di sviluppare una serie di problemi di salute, come l'accumulo di placche nelle arterie».
La ricerca ha utilizzato i dati raccolti in seguito ad alcune interviste sulle abitudini alimentari di circa 500.000 adulti a partire dai cinquant’anni di età e seguiti per una media di nove anni. Durante il periodo di indagine, a circa 1.800 partecipanti sono stati diagnosticati tumori al rene. Tutti dichiaravano il più alto consumo di carne rossa, raggiungendo il 19% in più di rischio di malattia. Il calcolo ha tenuto conto anche altri aspetti della dieta e dello stile di vita che potrebbero aver influenzato l’insorgenza tumorale, come fumo, alcol, ipertensione e diabete. I consumatori di carne rossa a rischio hanno dichiarato di mangiare frequentemente la carne alla griglia o alla brace e quindi avevano la più alta esposizione a sostanze chimiche cancerogene. Il pericolo correlato alla cottura può essere ridotto evitando l'esposizione diretta della carne a fiamme libere o a una superficie metallica calda.