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Nuovo farmaco controlla la produzione di ormoni

Sanihelp.it – Crescono le speranze per affrontare la malattia di Cushing, l’acromegalia e il gigantismo, patologie rare che fino a qualche tempo fa potevano essere trattate solo con l’asportazione dell’adenoma dell’ipofisi. Lo sottolineano gli esperti riuniti in occasione del Congresso su endocrinologia e metabolismo di Brescia, realizzato sotto l’egida della Società Italiana di Endocrinologia (SIE).


Nella sindrome di Cushing, di frequente la causa è una disfunzione causata da un adenoma dell’ipofisi, la ghiandola che guida la secrezione del surrene attraverso l’azione di un ormone, chiamato adrenocorticotropo o ACTH. La ricerca sta per mettere a disposizione un nuovo farmaco, pasireotide, che ha dimostrato di essere efficace nel controllare la secrezione di ACTH.

Pasireotide è in fase avanzata di studio anche per un’altra patologia ormonale, che colpisce circa 70 persone su un milione: l’acromegalia. Fino a qualche tempo fa l’asportazione del tumore benigno dell’ipofisi era l’unica cura possibile, ma già oggi il trattamento farmacologico può evitare il ricorso all’intervento chirurgico in un’elevata percentuale di casi.

Pasireotide è un analogo della somatostatina, che ha dimostrato un’affinità più ampia per i recettori su cui già agiscono farmaci della stessa classe, che hanno consentito di ottenere anche il 50% di riduzione del tumore benigno dell’ipofisi che scatena l’eccesso di produzione di ormone della crescita.

La speranza è di poter trattare con la terapia medica un numero sempre più elevato di malati perché questa patologia, che viene ancora scoperta quasi per caso anche dopo 10 anni dall’inizio dei sintomi, spesso molto subdoli, può condurre a complicazioni gravi come ipertrofia del tessuto del cuore, diabete, fratture e un maggior rischio di comparsa di alcuni tumori.

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