Sanihelp.it – Quanto peso hanno le parole: saper inventare un nome buffo e divertente anche per la verdura più indigesta può essere un modo simpatico per renderle appetibili anche al bambino più restio a frutta e verdura.
L’intuizione arriva da uno studio condotto presso la Cornell University e pubblicato sulla rivista Preventive Medicine.
Gli autori dello studio hanno selezionato 147 bambini di età compresa fra gli 8 e gli 11 anni, tutti bambini abituati a mangiare a pranzo nella mensa scolastica e diversi fra loro per ragione sociale e status economico.
Per tre giorni a questi bambini sono state servite carote, cucinate e preparate sempre con le stesse modalità, ma il terzo giorno anziché indicare «carote» nel menù i ricercatori hanno scritto piatto del giorno o carote per una visione ai raggi x.
Il 66% dei bambini il terzo giorno ha scelto le carote per una visione ai raggi x e solo il 33% ha scelto il piatto del giorno: in realtà, però, il piatto era esattamente lo stesso!
A questo punto i ricercatori hanno seguito 1552 studenti di due diverse scuole di New York: per un mese in entrambe le scuole sono state servite le verdure con il loro nome convenzionale, mentre nel secondo mese in una scuola si sono continuate a servire le verdure come nel mese precedente, mentre nell’altra scuola sono stati offerti Power Punch Broccoli, Tiny Tasty Tree Tops e Silly Dilly Green Beans ovvero tutti nomi simpatici e buffi per broccoli e fagiolini verdi.
Nella seconda scuola il consumo di queste verdure, rispetto al primo mese è aumentato del 99%!
Non si può che concludere che usare la fantasia a tavola può essere un modo per insegnare ai più piccoli quanto è importante mangiare frutta e verdura: questo suggerimento può essere recepito anche dai genitori che oltre a invogliare i bambini alla frutta e alla verdura facendo leva sui loro colori vivaci li possono invogliare al consumo anche attribuendo nomi buffi o inventando storie fantasiose con protagoniste carote dai super poteri o broccoli panciuti e fagiolini stecchini.