Sanihelp.it – Il 2 settembre era l’appuntamento più atteso dei fan dei Green Day, l’unica data italiana della band californiana, impegnata in un concerto all’I-Day Festival di Bologna. Data cancellata poi all’ultimo minuto, con il pubblico già assiepato in attesa dell’esibizione e costretto invece a tornare a casa insoddisfatto. Un malore non meglio precisato poco prima del concerto del leader, infatti, aveva costretto Billi Joe Armstrong, al ricovero all’ospedale Maggiore, con una notte di degenza.
All’epoca si parlò di gastroenterite, ma a meno di un mese di distanza, la band americana ha diffuso un comunicato ufficiale nel quale annuncia la sospensione di tutte le prossime apparizione pubbliche del gruppo e che getta una nuova luce anche sul malore italiano: il cantante si sta sottoponendo a una cura disintossicante.
L’annuncio arriva subito dopo lo show di Las Vegas, interrotto in anticipo proprio a causa delle intemperanze del leader dei Green Day che, in preda a un vero e proprio scatto d’ira per un taglio di scaletta, oltre ad aver scagliato insulti di ogni tipo agli organizzatori dell’evento, è arrivato a sfasciare la chitarra.
Il comunicato ufficiale non specifica da che cosa Armstrong debba disintossicarsi, ma secondo i bene informati si tratterebbe di abuso di sostanze, soprattutto un mix di alcolici e pasticche, forse sonniferi. Il cantautore americano, già da giovanissimo, a scuola, era soprannominato Two Dollar Bill perché riforniva la scuola con spinelli di marijuana a soli 2 dollari, sarebbe entrato in rehab come molti illustri colleghi, su spinta dei compagni di band, anche in vista della trilogia alla quale i Green Day stanno lavorando da tempo e la cui prima parte, Uno!, è appena arrivata nei negozi.