Sanihelp.it – Le cellule dell'epidermide hanno un proprio orologio interno, e i produttori di cosmetici dovrebbero tenerne conto nel mettere a punto strategie antinvecchiamento efficaci.
Gli scienziati Beiersdorf AG, insieme ai ricercatori della Charité Università di Medicina di Berlino, sono stati in grado di dimostrare l'esistenza di un orologio biologico nelle cellule della pelle, che ne controlla anche la rigenerazione. I risultati della nostra ricerca potrebbero avere una grande influenza sulla cura della pelle in futuro, affermano gli scienziati.
Nel Centro di Ricerca di Beiersdorf di Amburgo, uno dei centri di ricerca per la pelle più grandi e moderni in Europa, sono stati studiati i ritmi circadiani del cortisolo, l’ormone dello stress, sulla pelle di 20 soggetti. Inoltre, dal Centro di Medicina del Sonno di Berlino sono stati prelevati campioni cellulari in 20 volontari in intervalli di quattro ore nel corso delle 24 ore.
L'analisi di questi campioni ha mostrato che circa il 10% per cento dei geni delle cellule della pelle seguono il proprio ritmo. Secondo i ricercatori, questi probabilmente corrispondono ai rispettivi cronotipi. La molecola Krüppel-like-factor 9 (Klf9) è stata distinta nei campioni. Gli esperti hanno osservato che Klf9 era per lo più attiva durante il giorno. Quando era inattiva, è stata osservata una maggiore accelerazione della divisione cellulare. Quando il team di ricerca ha aumentato la concentrazione di Klf9 nei campioni, la divisione cellulare ha subito un rallentamento.
I risultati dell’effetto del Klf9 sulla divisione cellulare potrebbero essere lo stimolo per lo sviluppo di un nuovo tipo di cura antinvecchiamento. Si potrebbe cercare di ricondurre la pelle che invecchia precocemente al ritmo del proprio orologio biologico o tentare di gestire i problemi causati da uno stile di vita scorretto riportando la pelle ai suoi ritmi biologici.
I risultati potrebbero essere importanti anche per la medicina. Il prossimo passo potrebbe essere quello di individuare il momento migliore nell’arco della giornata per operare chirurgicamente una persona, in modo che la ferita si rimargini il prima possibile.