Sanihelp.it – Dal Rapporto presentato dall'Osservatorio sull'Impiego dei Medicinale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) emerge che gli antidepressivi rappresentano una voce significativa di spesa farmaceutica pubblica del nostro Paese. Un consumo cresciuto costantemente nell'arco degli ultimi otto anni (+4,5% nel 2012 rispetto al 2004).
«Il dato che evidenzia l'aumento costante dell'uso di antidepressivi è quello che ci indica maggiormente la presenza della crisi economica. Non a caso questo avviene di più fra i giovani, che non trovano lavoro, e fra gli anziani, che non riescono ad arrivare alla fine del mese», commenta Sergio Pecorelli, presidente dell'AIFA.
Aggiunge in una nota Claudio Mencacci, presidente della Società Italiana di Psichiatria: «Questi dati non ci sorprendono affatto e confermano quanto da noi già segnalato da tempo. Per questo la Sip da tempo sollecita le Istituzioni e l'opinione pubblica a prendere coscienza del diffondersi dei disturbi mentali, e della depressione in particolare, nella popolazione e si chiede uno sforzo comune per rispondere ai casi sempre più numerosi che ci si attende nei prossimi anni».
Si ricorre invece meno gli antibiotici: il consumo nel 2012 è diminuito del 6% rispetto al 2011.