Sanihelp.it – La prima preoccupazione di chi subisce un infortunio, sia esso dovuto ad una causa accidentale oppure ad un trauma durante la pratica dell’attività sportiva, risiede nell’impossibilità di poter riprendere a svolgere le normali attività quotidiane nell’immediato. Spesso seguendo i percorsi tradizionali i tempi di recupero sono lunghi, ma esiste una nuova tecnologia (che in Italia è ancora relativamente poco conosciuta) in grado di accelerare il processo di guarigione: stiamo parlando della Tecar, considerata una svolta rivoluzionaria per la cura delle patologie traumatologiche non chirurgiche, sia osteoarticolari che dei tessuti molli. Per saperne di più abbiamo chiesto aiuto a Gianluca Spinelli, massofisioterapista e operatore abilitato Human Tecar® di Milano. Ecco di seguito le sue risposte alla nostre domande.
Che cos’è la Tecarterapia e come funziona?
Letteralmente il termine Tecar si traduce in Trasferimento Energetico CApacitivo e Resistivo. Questo processo viene attuato grazie all’utilizzo di un elettromedicale, la Human Tecar®. Anziché irradiare energia da una sorgente esterna, tale apparecchiatura utilizza l’energia endogena organica, ovvero sfrutta le capacità di auto riparazione dei nostri tessuti, potenziandole enormemente. La Tecarterapia è in grado di suscitare ipertermia e un’intensa biostimolazione tissutale e cellulare della parte corporea trattata, tramite una specifica energia radiante biocompatibile (ovvero della stessa frequenza elettrica delle nostre cellule). Sono tre le azioni chiave: la prima consiste nella stimolazione della microcircolazione, la seconda induce l'aumento della vasodilatazione, la terza riguarda l'aumento della temperatura endogena.
Quali sono i campi di applicazione?
Inizialmente la Tecar veniva utilizzata solo nell’ambito sportivo, in particolar modo in quello agonistico, dove accelerare i tempi di guarigione e di ripresa dell'attività ha un'importanza notevole.Gli ottimi risultati conseguiti in tale settore hanno poi fatto sì che la Tecar si sia poi estesa in diversi altri ambiti. Grazie alla sua efficacia, flessibilità e la quasi totale assenza di controindicazioni (fatte salve quelle relative a tutte le apparecchiature elettromedicali come per esempio la presenza di pacemaker o la condizione di gravidanza), rappresenta oggi infatti uno strumento prezioso in svariati contesti molto differenti tra loro: medicina dello sport, riabilitazione fisioterapica, terapia del dolore, flebolinfologia, chirurgia plastica e medicina estetica, reumatologia, ortopedia, diabetologia (conseguenze dovute a deficit circolatori), neurologia, medicina del lavoro, medicina termale e veterinaria.
Quali le principali patologie curate?
Le principali patologie, che vengono trattate con eccellenti risultati in tempi brevissimi, sono le seguenti: condropatia rotulea, coxartrosi, lombalgie, cervicalgie, brachialgie , sciatalgia, pubalgia, capsulite adesiva (spalla), tendiniti, fascite plantare, epicondilite, epitrocleite, distorsioni, contratture muscolari e ancora lesioni muscolari (elongazioni , strappi , etc).
Quante sedute sono necessarie?
Il ciclo minimo consigliato è di 8/10 sedute che vanno effettuate in tempi piuttosto brevi (ravvicinate); ovviamente ci sono tante variabili, che solo un terapista qualificato e certificato Human Tecar® sarà in grado di valutare in base alla patologia in questione ed alle caratteristiche del soggetto da trattare. In ogni caso di solito le sedute vanno effettuate con cadenza trisettimanale.
Quali sono i costi?
I costi variano a seconda della zona da trattare e delle tempistiche di utilizzo. Si va da un minimo di 25 Euro per un trattamento di 20 minuti fino ad arrivare a 50/70 Euro se si effettua un trattamento della durata di 60 minuti.
Come possono i nostri lettori trovare un centro qualificato Human Tecar®?
Un elenco dei centri che utilizzano l'apparecchiatura originale marchiata Human Tecar Unibell è disponibile al sito: www.humantecar.eu .
Dimezza i tempi di recupero con la Tecarterapia
Infontuni&Co.
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