Sanihelp.it – Una donna su 3 soffre di dolore cronico, ma spesso le cure sono inadeguate. Emerge da un’indagine svolta da O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, su un campione di 1.000 donne italiane.
Dai dati si evince come la sofferenza fisica sia una problematica attuale: il 35% soffre di dolore cronico, che si presenta con un’intensità medio-alta, compromettendo umore, sonno e intimità di coppia. I risultati documentano come molte delle patologie responsabili di dolore cronico tendano ad avere incidenza maggiore nella popolazione femminile.
Mal di testa, dolori muscolo-articolari e reumatici sono quelli più frequentemente lamentati da oltre la metà delle intervistate. Il 60% si rivolge al medico e 4 su 5 assumono farmaci, soprattutto antinfiammatori non steroidei (64%).
Purtroppo, il 59% non si ritiene del tutto soddisfatto delle terapie; si evidenzia, inoltre, un concreto timore per i possibili effetti collaterali provocati dagli antidolorifici: 2 donne su 5 si dichiarano molto preoccupate dall’impatto di questi farmaci sull’apparato gastrointestinale e sul benessere generale, poiché causano spossatezza, sonnolenza, debolezza.
In Italia, i farmaci antinfiammatori non steroidei sono ampiamente utilizzati in caso di dolori osteoarticolari. Un utilizzo esteso dipende anche dalla scarsa conoscenza dei potenziali effetti dannosi di queste sostanze: oltre ai danni a livello gastrointestinale, relativamente frequenti, possono contribuire ad aumentare la pressione arteriosa e incrementare il rischio di eventi trombotici in vari distretti circolatori.
Per questo motivo, O.N.Da ha deciso di coinvolgere le strutture con i bollini rosa nel Progetto Cardiopain, con l’obiettivo di migliorare la gestione del dolore attraverso una corretta formazione degli operatori sanitari e una loro maggiore consapevolezza circa l’importanza di prescrivere terapie appropriate.