Sanihelp.it – Galderma ha annunciato di aver iniziato negli Stati Uniti uno studio clinico su una nuova tossina botulinica per il trattamento delle rughe glabellari in formulazione liquida.
Attualmente tutte le tossine botuliniche in commercio sono in polvere: prima di essere utilizzata la tossina deve essere ricostituita con una soluzione salina. La formulazione liquida è un prodotto pronto all'uso, destinato a offrire risultati migliori e una più soddisfacente esperienza per chi si sottopone alla procedura. Lo studio ne sta indagando sicurezza ed efficacia.
Intanto i dati dell’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino rivelano che questo tipo di trattamenti è sempre più apprezzato in Italia. Nel 2011-2013 il mercato della tossina botulinica è cresciuto del 18% passando da 15 milioni di euro a oltre 17,7 milioni. Il trend di crescita viene confermato anche nel primo trimestre del 2014 (aumentato dell'11%).
L’Italia si conferma il quarto mercato in Europa alle spalle di Regno Unito, Germania e Francia, e davanti alla Spagna. I trattamenti con scopi estetici effettuati nell’ultimo anno in Italia vengono stimati intorno ai 250.000, interessando oltre 100.000 persone.
Nel campo della medicina estetica, i filler si confermano più amati dagli italiani, anche se il loro mercato ha avuto un andamento altalenante negli ultimi tre anni passando da 31 milioni 350mila euro a 27,7 e a 31,2. Il rapporto con il botulino è passato da 1 a 2 nel 2011 a 1 a 1,7 nel 2013.
In Europa, l’Italia si conferma il secondo mercato per i filler alle spalle della Francia, davanti a Germania, Regno Unito e Spagna. L’Europa continentale preferisce i filler alla tossina botulinica; non è così nei Paesi anglosassoni, come il Regno Unito.
Dall’indagine che Aiteb ha condotto tra i medici che utilizzano la tossina botulinica è emerso un identikit delle persone che fanno ricorso al botulino. Il paziente tipo è prevalentemente donna dai 46 ai 55 anni. Si reca dal chirurgo plastico periodicamente per i trattamenti, che durano in media da 4 a 6 mesi. Tendenzialmente il ricorso alla tossina inizia intorno ai 35 anni.
Il botulino viene prevalentemente utilizzato nella correzione delle zampe di gallina, delle rughe glabellari e per attenuare le rughe della fronte. La zona d’elezione resta il terzo superiore del volto.
Tre le novità in arrivo: una maggiore sinergia tra il botulino e i filler. L’utilizzo combinato riguarda in particolare le rughe cosiddette con memoria, ovvero quelle che risultano non solamente più profonde e marcate, ma più difficili anche solo da attenuare che riguardano la zona perioculare e della glabella.
Seconda: le recenti evidenze della ricerca che illustrano il potenziale anti-photoaging del botulino sulla cute. Non più un effetto specifico sui muscoli dell’espressione, ma un effetto specifico sulla cute, capace di limitare i danni da esposizione ai raggi ultravioletti.
Infine le novità di prodotto che presto saranno immesse sul mercato. Oltre alla formulazione liquida, ce ne sarà un'altra per uso topico, da applicarsi direttamente sulla cute evitando l’uso degli aghi, che troverà impiego prevalentemente per le zampe di gallina e le iperidrosi.