Sanihelp.it – Il vapore di alcuni liquidi per sigarette elettroniche conterrebbe formaldeide (una sostanza chimica inquinante e certamente cancerogena, utilizzata nella produzione di resine sintetiche e quindi purtroppo largamente diffusa negli ambienti interni) in quantità da cinque a quindici volte superiore rispetto alle sigarette normali.
Questa la scoperta di un gruppo di ricercatori della Portland State University raccontata sul New England Journal of Medicine, uno studio che riaccende il dibattito su rischi e benefici della e-cigarette.
Nonostante inizialmente si credesse che le e-cig potessero contribuire a ridurre i livelli di sostanze tossiche inalate (soprattutto perché non utilizzano la combustione, ovvero il processo attraverso cui la sigaretta tradizionale libera la maggior parte delle sostanze nocive) infatti, sembra che i nuovi dispositivi lanciati sul mercato non sottraggano i consumatori a notevoli rischi per la salute.
«Il popolare ‘sistema tank’ utilizzato nelle sigarette elettroniche di ultima generazione, permette agli utenti non solo di aumentare considerevolmente il calore prodotto, ma anche di inalare elevate quantità di vapore – spiega il dottor Peyton, professore di Chimica presso la Portland State University e co-autore dello studio – La nostra ricerca mostra che la vaporizzazione a così alte temperature del liquido aromatico utilizzato dalle e-cig produce una grande quantità di formaldeide nascosta, addirittura dalle cinque alle quindici volte superiore alla quantità di formaldeide prodotta dalle sigarette tradizionali».
«Le sigarette elettroniche somigliano sempre più a quelle tradizionali – aggiunge il professor Pankow, che ha partecipato allo studio – I dispositivi utilizzano temperature estremamente elevate per vaporizzare i fluidi, che peraltro contengono livelli molto elevati di additivi chimici. Alcuni includono persino, in aggiunta alla nicotina, componenti derivati dal tabacco. Comunque ci vorranno probabilmente ancora cinque o dieci anni per cominciare a verificare se effettivamente le e-cig siano così sicure come alcuni continuano a sostenere».