Sanihelp.it – Gli occhi sono lo specchio dell’anima, è risaputo e questo vale anche nel caso delle bugie. Osserva bene gli occhi del tuo interlocutore mentre risponde alla tua domanda. Se rivolge gli occhi in alto a sinistra (la tua sinistra), anche se per un breve periodo molto probabilmente sta inventando una bugia. Lo sguardo in questa direzione (cioè alla destra per l’interlocutore) è collegato all’emisfero destro del cervello, che è responsabile di attività quali il sogno e l’immaginazione. Se invece rivolge gli occhi in alto a destra sta ricordando.
Da chi mente non ti aspetteresti mai di essere guardato dritto negli occhi, eppure spesso i bugiardi tendono a mantenere il contatto visivo in modo innaturale e anziché agitarsi s’irrigidiscono »immobilizzando» la parte superiore del corpo.
Un’altra cosa cui prestare attenzione è il modo in cui il tuo interlocutore risponde. Se fa finta di non aver capito e cerca di guadagnare tempo ripetendo la domanda può significare che sta mentendo. Lo stesso discorso vale anche se tenta di aggirare la domanda. Per esempio, se chiedendo: «Hai mai tradito tua moglie?» ti rispondono: «Amo mia moglie, perché dovrei farlo?», tecnicamente sta dicendo la verità, ma non ha risposto a quello che hai chiesto.
Attenzione anche all’eccesso di dettagli… se non richiesti svelano il tentativo di rendere più credibile la storia. Impara, dunque, a diffidare da chi farcisce i propri discorsi con tantissimi particolari, ma irrilevanti. È chiaro che un comportamento, preso singolarmente, non rappresenta una prova conclusiva di una bugia, ma se durante una discussione individui più indizi, le probabilità di essere davanti ad un menzognere sono alte.
