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Dal viso ai glutei, le novità della medicina estetica

Sanihelp.it – È in aumento del 10% la richiesta di trattamenti di medicina estetica rispetto al 2014: la fascia più interessata è il viso, sia per gli uomini quanto per le donne. Su 10 donne interessate alla medicina estetica, 8 richiedono il filler alle labbra. 


I dati sono stati presentati durante un congresso internazionale organizzato dall'Ampis, Società di Medicina Estetica Pratica. Secondo le ultime statistiche dell'Aesthetic Medicine Practical International Congress, per le italiane il problema più sentito è quello del cedimento cutaneo dopo i 40 anni. Per questo la parte del volto che piace meno alle donne è l'arco mandibolare. 

Il più richiesto in assoluto è il trattamento volumizzante o correttivo, riguardante le asimmetrie del volto. Il filler, la cui richiesta è aumentata del 10% rispetto allo scorso anno, è sempre più richiesto da persone con età inferiore ai 30 anni. Una novità è la rinoplastica medica. È in aumento la tecnica del rinofiller, eseguito spesso in concomitanza con altri tipi di correzione. L'impianto di filler dermico aiuta a correggere piccole asimmetrie: trattasi di prodotti riassorbibili, biocompatibili e certificati. 

Al secondo posto per la donna è la richiesta della tossina botulinica, molto utilizzata per le rughe frontali e perioculari. Dagli studi recenti la crescita di questo trattamento è aumentata del 14% rispetto al 2014.

Al terzo posto la bioristrutturazione  del viso, che corregge gli inestetismi dovuti a età, stili scorretti di vita, abusi da alcol e fumo, predisposizione genetica e altri fattori. Questo trattamento stimola la produzione di acido ialuronico e collagene. Infine, i peeling e i laser, che vanno a correggere le discromie cutanee, danno luminosità del volto e risolvono il problema delle macchie.

Le nuove tendenze della medicina estetica riguardano proprio peeling sempre più attivi con sempre meno effetti collaterali. Il peeling, dall'inglese to peel (pelare), è un agente esfoliante, che serve a rimuovere parte della cute. I peeling chimici sono costituiti da acidi più o meno potenti che, a seconda della loro intensità, riescono a rimuovere strati cutanei più o meno profondi.

La classificazione si fa proprio in base alla profondità di azione, distinguendo peeling superficiali, medi e profondi. Più si va in profondità, maggiori i tempi di ripresa, maggiori gli effetti in termine di riduzione di macchie, rughe, cicatrici, imperfezione della pelle.


L'approccio del medico estetico diviene sempre più soft, con utilizzo di prodotti quali filler riassorbibili e tossina botulinica in dosaggi sempre più bassi. Ma nel 2016 arriveranno anche apparecchiature semi invasive, quali laser o ultrasuoni che lavorano direttamente nel tessuto adiposo. Altro trattamento che invece sarà riconfermato anche nel 2016 perché molto meno invasivo è la carbossiterapia, che consiste in iniezioni sottocutanee di anidride carbonica. 

Grande attenzione ai glutei: la medicina estetica non può fare molto per questa zona, ancora di pertinenza del chirurgo. Iniziano ad apparire sul mercato, però, tecnologie che tendono a rassodare questa zona con buoni risultati e senza stress: per esempio radiofrequenze sempre più performanti per l'effetto push up o filler studiati appositamente per rimodellare il profilo corporeo.

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