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Il 76% dei musicisti soffre di dolori legati allo strumento

Sanihelp.it – «Senza la musica per decorarlo, il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette». Lo dice Frank Zappa, artista a tutto tondo che grazie alla sua perizia con la chitarra è diventato leggenda. «Senza musica la vita sarebbe un errore». Lo dice Friedrich Nietzsche, filosofo che ha rivoluzionato il pensiero del Novecento. Sono tanti gli intellettuali che hanno cercato di spiegare con parole loro l'importanza assoluta che la musica ricopre nelle nostre vite: ma la musica altro non è che il prodotto degli sforzi e della creatività di artisti che a questo sacrificano tempo ed energie. È impensabile infatti costruire una carriera senza ore e ore di esercizio ad imparare a cantare una nota o riprodurre una melodia con uno strumento: serve grande dedizione.


Questa dedizione, è fisiologico, porta a tutta una serie di conseguenze: che magari sono assolutamente positive per l'animo, soprattutto nel momento in cui si diventa bravi e si riesce in un gesto creduto impossibile da riprodurre; ma anche assolutamente negative per il nostro organismo. Le lunghe ore di esercizi alla chitarra, al piano, a qualsiasi strumento, portano con sé tutta una serie di controindicazioni di cui soffrirebbero il 76% dei musicisti. Le condizioni, a questo riguardo, spazierebbero dal tunnel carpale alla sindrome da sovraccarico, fino alla distonia focale, ovvero sia la perdita della capacità di controllare la coordinazione motoria dello strumento. Disturbi che costringono chi ne soffre a prolungati periodi di riabilitazione, secondo lo studio pubblicato dai ricercatori dell'ambulatorio Sol Diesis della Fondazione Don Gnocchi di Milano.

Lunghe ore di esercizio, tecniche non ottimali, posizioni innaturali: sono queste le principali cause dei disturbi che colpiscono gli artisti, e che portano in alcuni casi a tendiniti, in altri a dolori sparsi per il corpo, in altri ancora a vere e proprie condizioni neurologiche. Gli strumenti che aumentano il rischio di questi problemi sono quelli asimmetrici, come la viola o il flauto traverso, e quelli pesanti, come il trombone. Nel caso in cui compaiano i sintomi occorre andare subito da un medico ed intervenire il prima possibile, prima che questi disturbi possano peggiorare e diventare cronici. Per questo motivo, la Fondazione Don Gnocchi ha organizzato per sabato 23 un incontro con studenti e docenti del Liceo Musicale Tenca, in collaborazione con l'associazione «Insieme con la Musica». L'obiettivo sarà appunto quello di sensibilizzare i convenuti riguardo questo aspetto forse meno affascinante e meno conosciuto, ma altrettanto serio, della musica. 

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