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Bimbi in auto: ecco il device che li salva dagli incidenti

Collegato a un'App, dà assistenza immediata

Sanihelp.it – Da una ricerca condotta su oltre 900 genitori emerge il timore più diffuso: che il bimbo in auto resti senza contatto o supporto in caso di incidente o malore dell’adulto (60,2%) e, a seguire, che il piccolo non sia in grado di sganciarsi in caso di pericolo o di incidente (53,4%). Il 92,8% auspica di avere a bordo dell’auto un dispositivo che consenta di chiedere assistenza in modo facile e immediato.


Ancora troppi sono gli incidenti in cui i bambini rimangono coinvolti con conseguenze anche molto gravi: nel 2014 sono stati 5.073 i bambini di età fino a 9 anni di età rimasti feriti in un incidente stradale e 25 i deceduti, con un aumento di oltre il 6% dal 2012 (dati ACI-Istat). E il 22% dei bambini nella fascia d’età 0-6 anni viaggia in auto senza dispositivi di sicurezza o con un utilizzo errato degli stessi.

Nel 2015 l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze ha accolto in Pronto soccorso 1.043 casi di incidenti stradali di cui 916 nella fascia 2-12 anni. I danni più frequenti: 105 casi di politraumi, 501 casi di danni ad arti inferiori o superiori, 184 casi di trauma cranico.

In situazioni come quelle descritte può essere difficile mantenere la calma: è necessario poter contare su soluzioni semplici, a misura di bimbo, che consentano un’attivazione immediata ed efficace. Opel OnStar è il nuovo servizio di connettività e assistenza personale progettato e implementato da Opel su tutti i modelli delle sue auto. I pulsanti di attivazione (blu) e per la chiamata di emergenza (rosso) sono facilmente distinguibili da un bambino e sono collocati nella console centrale o, in alcuni modelli, sullo specchietto retrovisore interno.

Un consulente contatta il veicolo, nella lingua del guidatore, per capire se è necessario aiuto. In assenza di risposta, Opel OnStar localizza il veicolo attraverso il GPS e una squadra di emergenza viene immediatamente inviata nel luogo preciso dove si trova il veicolo. Chi possiede uno smartphone potrà collegarsi al proprio veicolo con un'App apposita.

La polizia di Stato ricorda che il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall'articolo 172 del codice della strada, dalla normativa europea e con una circolare attuativa del Ministero dell'interno. I dispositivi di ritenuta sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento di 36 chili di peso: fino a 18 chili, si possono usare solo i seggiolini, oltre questo peso si possono utilizzare anche gli adattatori (piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono di usare le cinture di sicurezza dell'auto che vanno passate sotto le alette poste ai lati, in senso longitudinale al torace).

Fino a 9 chili di peso il bimbo deve essere trasportato in senso contrario alla marcia dell'auto. Attenzione: mai mettere il bambino sul sedile anteriore se la macchina è provvista di airbag, a meno che non possa essere disattivato. Il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da urti laterali.


Dopo 10 chili si può cominciare a sistemare il seggiolino in senso di marcia. Lo schienale del seggiolino deve essere ben appoggiato al sedile della macchina e le cinture devono sempre essere allacciate, anche per brevi tragitti.

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