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Allarme tabagismo tra i giovani under 18

Colpa della scarsa percezione del rischio della sigaretta

Sanihelp.it – C’è da sperare che con testimonial del calibro di Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, e dell’ex tennista Flavia Pennetta, la campagna anti-fumo lanciata in questi giorni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ottenga l’auspicato risultato di fare breccia tra i giovanissimi che iniziano a fumare in età sempre più precoce. Stando ai dati, quasi il 60% dei fumatori italiani ha cominciato prima dei 18 anni. Il 70% dei giovani afferma di essersi avvicinato al fumo per sentirsi grande; sei su dieci dichiara di averlo fatto perché influenzato negativamente da tabagisti presenti in famiglia o nella cerchia di amici.


E’ soprattutto tra la popolazione di sesso femminile che i fumatori adolescenti sono in aumento, afferma Silvia Novello, docente di Oncologia Medica all’Università di Torino e membro del direttivo dell’Aiom: «statistiche europee ci informano che il tabagismo è in aumento, in percentuali che vanno dal 5 al 10%, tra le ragazze di età compresa tra i 14 e i 16 anni». A quanto pare, una delle possibili cause è l’errato convincimento di un nesso tra fumo e peso corporeo: «le fumatrici temono che smettere di fumare le porti a ingrassare, giacché finirebbero per ricorrere al cibo come forma di compensazione», spiega la professoressa Novello.

Dato che, secondo le stime, gli studenti italiani avrebbero il non invidiabile record di essere i più tabagisti d’Europa. «È proprio dalle scuole – afferma Carmine Pinto, Presidente Nazionale Aiom – che abbiamo deciso di partire con la nostra campagna, giunta quest’anno alla seconda edizione, ‘Con la sigarette… meglio smettere 2.0’: l’età scolare, infatti, è un momento fondamentale per intervenire in tempo affinché che il fumo non diventi uno stile di vita». Il fumo è una delle principali cause oncologiche che, in Italia, provoca ogni anno centomila nuovi tumori; purtroppo, soprattutto tra i giovani, questi rischi vengono sottovalutati e molti di loro pensano che fumare possa causare, al più, mal di stomaco o febbre. «Per questo motivo – conclude Pinto – nei prossimi giorni medici oncologi si recheranno nelle scuole: per illustrare, a ragazzi e ragazze, tutti i rischi per la salute derivanti dal consumo di sigarette e altri prodotti del tabacco»

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