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Per Anna Tatangelo, nichel nemico numero 1

Allergie

Sanihelp.it – Anna Tatangelo ha scoperto di essere allergica al nichel da bambina e negli anni le è bastata evitare il contatto ravvicinato con oggetti (orecchini, cerniere, fibbie eccetera) contenenti questo metallo, ricorrendo eventualmente a un poco di crema al cortisone per contrastare una reazione indesiderata. La cantante, però, ha creduto a lungo che i rischi che poteva correre fossero esclusivamente di tipo dermatologico, ignorando che il nichel si annidasse anche in molti alimenti.


Negli ultimi tempi, però, si è trovata a fare i conti con disturbi gastrointestinali sempre più forti: bruciore di stomaco, gonfiore, reflusso. «Mi sono rivolta a uno specialista e l’unica terapia che ha potuto consigliarmi, considerando comunque il mio buono stato di salute testimoniato dalle analisi, è stata quella di evitare i cibi che favoriscono il reflusso gastroesofageo, come i pomodori, le fritture e gli alcolici. Raccomandazioni in parte superflue, considerato che già prima seguivo una dieta sana priva di junk food e alcol» ha raccontato Anna in una recente intervista a Ok salute e benessere.

I sintomi non sono migliorati e, anzi, la cantante ha cominciato a fare i conti anche con una forte stanchezza che, su consiglio medico, ha cercato di ridurre con l’uso di integratori. Ma anche questo non è stato sufficiente. Solo lo scorso ottobre, rivoltasi a un immunologo su consiglio del medico di base, Anna ha scoperto che il responsabile di tutti i miei disturbi era uno, proprio il nichel, presente proprio in molti cibi che lei aveva scelto per la sua alimentazione.

«La mia dieta, sempre sana e controllata, abbondava di alcuni cibi ricchi di nichel: spinaci, legumi, cioccolato fondente, spesso consumati tutti insieme nell’arco di una giornata. E il mio organismo non è in grado di far fronte a una tale quantità di questo metallo, così reagisce e mi fa sentire male» ha rivelato la Tatangelo. «L’unica cura possibile è stata, pertanto, quella di limitare al minimo questi cibi. Il risultato è stato immediato. Nel giro di qualche settimana il reflusso è sparito completamente e la spossatezza piano, piano è scomparsa. La pasta al pomodoro la mangio solo una volta alla settimana, gli spinaci raramente e i legumi li sostituisco con altre fonti di proteine. Se degli spinaci posso anche farne a meno, però, rinunciare al cioccolato è una tortura…»

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