Sanihelp.it – In occasione della Giornata mondiale del sonno, che si celebra il 17 marzo, si ricorda l'importanza di affrontare una patologia ancora poco conosciuta ma diffusa e sotto-diagnosticata, le apnee ostruttive nel sonno, un disturbo molto frequente: si stima che interessi il 24% della popolazione di sesso maschile e il 9% della popolazione di sesso femminile di mezza età.
Tuttavia solo nel 4% degli uomini e nel 2% delle donne il disturbo presenta caratteristiche di gravità tali da richiedere un intervento terapeutico: in Italia si stima che i malati necessitanti di terapia siano circa un milione e 600mila.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno consiste in una transitoria ma ripetuta interruzione del respiro durante il sonno. Tale fenomeno determina un’alterazione qualitativa del riposo notturno che può portare alla comparsa di sintomi durante la veglia come l’eccessiva sonnolenza diurna – con il pericolo di incidenti d’auto e di infortuni sul lavoro – e la sensazione di stanchezza. Nei casi più gravi può rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiache e di natura vascolare come l’infarto acuto del miocardio, l’ictus cerebrale e l’ipertensione arteriosa.
A fronte dell’88% di malati in cura in Francia – a cui va il merito di essere la nazione europea con maggiore sensibilità al problema – o all’85% in Germania o, ancora, il 71% in Spagna, i malati in terapia in Italia sono solo il 17%.
Le implicazioni sulla sicurezza, in particolare in ambito stradale, sono state oggetto di diversi studi: la guida distratta o indecisa, cui fa capo anche la sonnolenza, è causa di 1 incidente su 5. Incidenti spesso molto gravi che, come evidenziato da ACI, comportano un rischio di mortalità più che doppio rispetto a quelli determinati da altre cause, tanto che almeno 1 incidente mortale alla settimana è imputabile al sonno.
Per questo, l’Italia ha recepito la Direttiva Europea 2014/85/UE, volta a incoraggiare gli stati membri ad adottare controlli più stretti sulle condizioni di salute di chi chiede il rilascio o il rinnovo della patente di guida. Con un Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13/01/2016 è stato stabilito che «la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati, o conducenti, affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione, non controllate con le cure prescritte».
Il Decreto stesso stabilisce che la commissione medica locale, con l’eventuale supporto di visite specialistiche presso strutture pubbliche, possa «autorizzare la guida in relazione allo stato evolutivo e alle capacità funzionali possedute, previa valutazione della compatibilità della sintomatologia sensitiva sensoriale, motoria e del trofismo muscolare». Ciò significa che al momento del rinnovo o rilascio della patente, ai soggetti a rischio OSAS verrà richiesto di intraprendere il percorso di diagnosi ed eventuale trattamento, per ricevere il rinnovo o il rilascio.
A questo proposito oggi è disponibile App4Health, un portale che, a partire da una corretta informazione a cura di firme mediche, consente di accedere rapidamente a screening, diagnosi ed eventualmente dotarsi di quanto prescritto per intraprendere la terapia.