Sanihelp.it – «Nell'estate 1997 a 36 anni a causa del papilloma virus, venni sottoposta d'urgenza, a un'operazione chirurgica che, grazie alla prevenzione e allo scrupolo del mio ginecologo si rivelò risolutiva. Il papilloma mi aveva causato una neoplasia grave, tradotto in termini semplici : un cancro maligno al collo dell'utero» a scrivere questo post lo scorso 20 aprile sul proprio profilo Facebook è Alba Parietti.
La showgirl torna su questa vicenda che l’ha vista protagonista, in seguito alle polemiche emerse circa la sicurezza del vaccino contro il papilloma virus suscitate dalla recente inchiesta di Report. «La vaccinazione è importante a mio avviso» scrive. «La medicina e la ricerca ha fatto progressi. La prevenzione salva la vita. Le vaccinazioni pure. Progrediamo anche noi».
L’infezione da Papilloma Virus Hpv è molto frequente nella popolazione e si trasmette prevalentemente per via sessuale, per contatto con pelle e mucose (il preservativo, quindi, pur garantendo una buona protezione non permette di escludere completamente il rischio di infezione). La stragrande maggioranza delle infezioni è transitoria e asintomatica, ma in alcuni casi può resistere e portare, negli anni, alla formazione di lesioni precancerose che, non trattate, evolvono in tumori maligni. Il tumore più comunemente associato all’Hpv è quello al collo dell’utero (i ceppi 16 e 18 da soli sono all’origine di circa il 70% di questi tumori), ma sono correlati anche tumori alla vulva, al pene, all’ano e al cavo orale.
Il nuovo Piano Vaccinale prevede l’offerta gratuita del vaccino a ragazze e ragazzi a partire dagli undici anni, quando si presume non abbiano ancora iniziato l’attività sessuale. Il vaccino non sostituisce comunque l’importanza degli screening con il pap-test.