Sanihelp.it – Sono ben 6 milioni gli italiani a soffrire di disturbi della tiroide: i malfunzionamenti di questa piccola ghiandola affliggono soprattutto le donne.
Sono moltissime, poi, le persone che non sanno di soffrire di disturbi di tiroide, poiché spesso le prime avvisaglie di mal funzionamento sono molto difficili da individuare, poiché la sintomatologia è molto sfumata.
La tiroide, però, è una ghiandola importantissima che contribuisce, fra le altre cose, alla corretta regolazione del metabolismo, alla produzione di calore, al controllo del ritmo circadiano, allo sviluppo del sistema nervoso, all’accrescimento corporeo .
Il disturbo più comune che può compromettere la funzionalità tiroidea è la tiroidite di Hashimoto, che comporta una riduzione nella produzione di tiroxina, un importantissimo ormone.
La malattia è un’infiammazione cronica autoimmune che non si può prevenire, ma che può intervenire a tutte le età anche se dimostra una preferenza per il sesso femminile.
Questa malattia non è rara nel periodo immediatamente successivo alla gravidanza e a causa della sua sintomatologia che comporta stanchezza, depressione del tono dell’umore, stanchezza, anemia, perdita di capelli tende a essere confusa con la depressione post parto.
La tiroidite di Hashimoto essendo su base autoimmune non può essere prevenuta, ma alla buona salute di questa ghiandola contribuisce sicuramente un adeguato apporto di iodio.
Ecco perché dal 2005 in Italia è stata approvata la legge che prevede l’incoraggiamento all’utilizzo del sale iodato.
Quest’ultimo ha lo stesso aspetto del normale sale da cucina, non ha alcun odore o sapore particolare e non altera il sapore dei cibi al quale viene aggiunto. Il suo uso garantisce, se aggiunto nella giusta quantità senza eccedere, un quinto del fabbisogno medio giornaliero stimato di iodio.
Lo iodio, altrimenti, è particolarmente abbondante nei crostacei e nelle alghe marine, alimenti non molto presenti nella dieta Mediterranea.
Si stima, in ogni caso, che il semplice accorgimento di ricorrere al sale iodato sia l’arma più efficace per preservare il corretto funzionamento della tiroide, prevenire la formazione dei noduli tiroidei e del più frequente tumore maligno tiroideo, il carcinoma papillare.