Sanihelp.it – I negozi di Cannabis legale proliferati in tutta Italia da un lato e, dall’altro, la passione che sembrano avere nei suoi confronti star e personaggi famosi ne hanno fatto quasi un trend del momento: quando assumere cannabidiolo, però, è davvero consigliato e a che scopo? Qui di seguito proveremo a rispondere a queste e altre simili domande.
Non prima di aver capito meglio cos’è e come si ottiene. Il CBD è uno dei cannabinoidi presenti nella Cannabis Sativa, una varietà di Cannabis che, come si accennava all’inizio, ha valori di THC piuttosto bassi, al di sotto della soglia dello 0.2% considerata limite in Italia. La vendita e il consumo del cannabidiolo è, in altre parole, perfettamente legale in Italia ed è per questo che, per tornare ancora a quanto si diceva in apertura, è piuttosto facile ormai acquistare cannabidiolo in olio, in cristalli, in e-liquid o in altre formulazioni sia nei negozi fisici e sia online. Se a ciò si aggiunge che, a meno di allergie o ipersensibilità al principio attivo, questo cannabinoide non ha praticamente alcun effetto collaterale, è più facile perché in molti hanno cominciato a utilizzarlo come una sorta di integratore naturale.
Tutti i benefici e quando assumere cannabidiolo
Anche in assenza di particolari patologie, infatti, e se associato a una dieta equilibrata e a uno stile di vita sano, i benefici dell’olio di cbd sono molti. Il cannabidiolo ha, per esempio, effetti calmanti che possono essere utili per affrontare lo stress quotidiano di tanti impegni sul lavoro o in famiglia; regola l’umore e può essere un valido aiuto quando si soffre d’insonnia o non si riesce a riposare bene la notte. Numerosi studi gli riconoscono, poi, un effetto antiossidante ed è per questo che l’olio di cannabidiolo si trova ormai anche in numerosi sieri, creme a uso cosmetico e perfette per una beauty routine al naturale. Ancora assumere CBD può aiutare a tenere sotto controllo il senso di fame, soprattutto se si tratta di fame nervosa, e per questo è spesso consigliato se si sta cercando di perdere peso o quando si abbia bisogno di riattivare il metabolismo.
Nella lunga lista di occasioni quando assumere cannabidiolo, però, ce ne sono anche di più terapeutiche. Affidandosi ai consigli del proprio medico di fiducia o dello specialista presso cui si è in cura, si può usare il CBD, infatti, anche come trattamento per disturbi di varia natura in sostituzione – o, meglio, a sostegno – di altre terapie. Per la sua efficacia antinfiammatoria e antidolorifica, per esempio, può essere utilizzato contro l’artrite reumatoide, anche eventualmente usato per via topica sulle articolazioni infiammate e gonfie. Qualche studio sottolinea come il CBD può aiutare anche in caso di dolori cronici o nella terapia del dolore, soprattutto nel trattamento di patologie oncologiche. Ormai assodata in letteratura, però, è anche l’efficacia del cannabidiolo contro le crisi epilettiche, in soggetti che ne soffrano, e buoni risultati hanno avuto i trattamenti con CBD anche di episodi di depressione maggiore, di disturbo post-traumatico da stress e di disturbi di tipo ansioso, inclusi anche gli attacchi di panico.