Sanihelp.it – Quanto scoperto da uno studio dell’Università Federico II di Napoli, pubblicato sul Journal of Medicinal Food, ha del sensazionale: dalla mela Annurca (una varietà di provenienza campana) potrebbe giungere un rimedio contro la calvizie.
Le mele, come si sa, sono un vero e proprio concentrato di benessere e molteplici sono gli studi scientifici che ne attestano le proprietà utili per il nostro organismo; grazie a quest’ultima ricerca, condotta da un gruppo di scienziati del Dipartimento di Farmacia dell’ateneo federiciano, è emerso che le procianidine – una classe di polifenoli contenuti in grandi quantità nelle mele (in particolare le annurche) – se opportunamente isolate e concentrate in capsule somministrabili come nutraceutici (alimenti o sostanze tratte da essi che si rivelano importanti per la salute), non solo sono in grado di abbassare il colesterolo totale e di potenziare in maniera significativa l’espressione della frazione Hdl (gli spazzini delle arterie) protettiva del sistema cardiovascolare nei disordini lipidici, ma agiscono in maniera positiva anche sui capelli bloccandone e allungando la fase di crescita, con significativi risultati nel rinfoltimento ottenuto già dopo circa due mesi di assunzione del nutraceutico nella dieta.
Ora, dopo una serie di accurati esperimenti e appurati i risultati, la formulazione studiata all'Università di Napoli è disponibile nelle farmacie sotto forma di integratori denominati Apple Meets Hair. I risultati di un monitoraggio di questo integratore, condotto su 250 volontari, hanno dimostrato che l'estratto di Annurca promette, dopo soli due mesi, di favorire un aumento di circa il doppio del numero dei capelli per centimetro quadrato di cute e di incrementare di circa un terzo sia il peso dei capelli sia il loro contenuto di cheratina.
L'alopecia androgenetica – nota come calvizie – è la principale causa di diradamento progressivo del cuoio capelluto e, nel corso della vita, interessa circa il 70% della popolazione maschile ed il 40% di quella femminile. L'uomo tipicamente presenta una recessione dell’attaccatura alle tempie e perdita di capelli al vertice, mentre la donna normalmente ha un diradamento diffuso su tutta la parte alta dello scalpo. A giocare un ruolo decisivo nello sviluppo dell’alopecia sono fattoria sia genetici sia ambientali, anche se gran parte delle cause restano a tutt’oggi sconosciute.