Sanihelp.it – La presbiopia, ovvero l'impossibilità di leggere il giornale senza dipendere da un paio di occhiali da vicino, è un processo naturale che compare dopo i 40 anni. Non è una malattia: trascurarla non causa reali danni oculari, ma impatta negativamente sulla qualità della vita. Il soggetto che non corregge la presbiopia non riuscirà a leggere, presenterà frequenti cefalee conseguenti allo sforzo accomodativo e lavorerà male al computer.
Si stima che oggi riguardi 28 milioni di persone in Italia, il 47% uomini e il 42% donne. Purtroppo non esistono modi per ritardare l'insorgenza, ma oggi si può fare in modo di correggere il difetto con le lenti progressive che, grazie all'evoluzione tecnologica, hanno raggiunto un livello di personalizzazione tale da eliminare la maggior parte delle difficoltà di adattamento cosi penalizzanti negli anni passati. E anche opportuno seguire alcune buone pratiche quotidiane a fronte dell'uso sempre più intenso di dispositivi elettronici.
La necessità di mettere a fuoco schermi a distanza ravvicinata come quelli del pc, dei tablet e degli smartphone, sottopongono infatti l'occhio a un importante impegno accomodativo. Spostare rapidamente gli occhi dalla tastiera allo schermo, dal foglio di lavoro alla calcolatrice sulla scrivania e poi all'ambiente circostante obbliga l'occhio a un costante e continuo sforzo di messa a fuoco.
Le lenti progressive sono le uniche soluzioni ottiche che permettono la messa a fuoco di diversi piani focali contemporaneamente. La corretta gestione della presbiopia in soggetti che lavorano tutto il giorno al computer si completa, poi, posizionando il monitor a non meno di 1 metro dal viso, eseguendo pause di almeno 10 minuti ogni 2 ore che devono essere aumentate a 10 minuti ogni ora in caso di comparsa di segni di affaticamento.
Tra le tecnologie più innovative sul mercato c'è la tecnologia Free Form, caratterizzata da una lavorazione delle superfici della lente punto a punto che permette una totale personalizzazione della stessa. Inoltre, l'alto contenuto tecnologico e di innovazione e la scelta del disegno aiutano a collocare gli astigmatismi indesiderati nelle zone meno utilizzate della lente, riducendo al minimo i tempi di adattamento e risultando da subito confortevoli. Una lente progressiva individuale è costruita su misura, in base a parametri specifici del portatore, dalla distanza interpupillare all'altezza di montaggio alla distanza di visione prossimale.