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Integratori, e ora facciamo chiarezza

Belezza dal di dentro

Sanihelp.it – Vitamine, minerali, amminoacidi, fibre ed estratti di origine vegetale. Sono questi gli elementi presenti in forma concentrata negli integratori, preziosi per supportare le necessità dell’organismo in momenti di particolare bisogno.


Si può affermare che per ciascun problema ci sia a possibilità di intervenire con un determinato integratore; il mercato offre infatti un panorama estremamente ricco e vario di prodotti che non sono tutti efficaci e affidabili allo stesso modo. «Sarebbe meglio affrontare la questione in maniera prima più generale» spiega la dottoressa Daniela Orlando, medico estetico a Milano e Bergamo e consulente laboratorio HMAP di Giuliani. 

«E’ vero che con gli integratori riusciamo a intervenire in varie problematiche specifiche ma bisogna riflettere sul fatto che ciascun individuo è molto diverso dagli altri sia a livello di patrimonio genetico che di abitudini di vita, quindi quando si decide di prescrivere e/o assumere un integratore al di là del problema specifico bisogna innanzitutto intervenire per limitare i danni da stress ossidativo, una delle cause fondamentali dell’invecchiamento cellulare» continua l'esperta.

«Qui non si parla solo di tessuto cutaneo con la conseguente formazione delle rughe ma di tutti i tessuti visto che lo stress ossidativo interessa tutte le cellule» spiega l’esperta. «Intervenire sullo stress ossidativo significa prevenire tutti i danni da degenerazione cellulare».  Ecco, indicate dalla dottoressa Orlando, alcune sostanze particolarmente efficaci nella lotta contro i radicali liberi.

Un potente antiossidante è la Whitania Somnifera, pianta utilizzata nella medicina ayurvedica le cui radici contengono i withanolidi. La whitania svolge un’importante azione ritardante l’invecchiamento dei processi fisiologici: in pratica recupera la vitalità cellulare a tutti i livelli. La Moringa oleifera è una pianta originaria della fascia tropicale del pianeta e le sue foglie contengono vitamina E (4 volte di più delle carote), vitamina C (7 volte di più rispetto alle arance), minerali (3 volte più della banana) e proteine (il doppio del latte vaccino, ma di origine vegetale), e infine, cosa unica nel mondo vegetale, tutti gli amminoacidi.

Questa sua ricchezza in componenti/attivi la rende unica e anche un’arma incredibile che il mondo vegetale coffre per contrastare qualsiasi tipo di affronto che pelle, unghie e capelli possono ricevere.La moringa può essere utilizzata per qualsiasi tipo di pelle. Maggiore attenzione richiedono invece le pelli miste e grasse, in particolare quelle a tendenza acneica; in questo caso oltre agli integratori di cui sopra sarebbe opportuno associare particolari ceppi probiotici, quali Bifidobacterium breve, Lactobacillus breve e Lactobacillus salivarius con un’azione inibitoria verso il P. acnes, il batterio che provoca l’acne. Utili anche estratti naturali, come il Lupeolo e l’Echinacea che hanno  attività antinfiammatoria, regolano la produzione di sebo e hanno un effetto barriera.

«Per migliorare e preservare il benessere di capelli consiglio sempre integratori che contengano amminoacidi specifici (Fenilalanina, Prolina etc..) che fisiologicamente compongono la struttura del capello» continua l’esperta. «Utili anche biotina, vitamina del gruppo B, che per le sue proprietà è denominata la vitamina della bellezza proprio perché contribuisce al mantenimento di pelle e capelli normali».


La ritenzione idrica e la cellulite hanno come comune denominatore il progressivo deterioramento della funzionalità del microcircolo veno-linfatico, questo comporta l’apparire di gonfiori agli arti inferiori e della tristemente nota pelle a buccia d’arancia: in questi casi si può ricorrere alla centella asiatica, all’ippocastano, alla vite rossa, il rusco e l’amamelide che favoriscono la fisiologica funzionalità del microcircolo veno-linfatico perché agiscono aumentando la resistenza capillare, riducendo la permeabilità dei capillari e  favorendo la rimozione dei liquidi accumulatisi negli spazi interstiziali. Utile anche la Seve de Bouleau, la linfa di betulla gemmoderivata, un autentico depurativo naturale che permette l’eliminazione delle tossine per un’azione diretta sul sistema linfatico che regola i ristagni di liquidi nei tessuti.

 La fotoprotezione degli anni 2000?  Deve aiutare a proteggersi non solo dagli UVA e UVB,  ma anche dalle radiazioni visibili e infrarosse che hanno la maggiore penetranza cutanea. Così la  fotoprotezione diventa fotoimmunoprotezione.  Deve avere quindi attività antiossidante per contrastare i radicali liberi e aumentare la capacità della pelle a resistere ai danni dell’esposizione solare; attività di stimolo per le difese immunitarie; attività di protezione del DNA delle cellule versus le prolungate esposizioni solari; attività di prevenzione dell’invecchiamento aiutando a proteggere il collagene e l’elastina dalla fisiologica degradazione.

Utilissimo è il Polypodium Leucotomos, attivo estratto da un particolare tipo di felce che per adattarsi alla vita terrestre ha attivato meccanismi antiossidanti e protettivi contro tutti i tipi di radiazioni. Il consiglio è di iniziare 20 giorni prima dell’inizio dell’esposizione e di continuare per tutta la durata dell’esposizione stessa.

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