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Medicina estetica: ritocchino soft, quanto mi piaci!

Sanihelp.it – Il ritocchino continua a piacere. Secondo dati diffusi durante il 16° Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica SIES di Bologna, nel 2012 il settore della chirurgia e medicina estetica ha registrato a livello mondiale una crescita del 10% rispetto all’anno precedente, e lo stesso tasso di crescita è previsto per il 2013.
La cifra, spesa sommando procedure chirurgiche a trattamenti non invasivi, come acido ialuronico, laser e botulino, ha raggiunto i 4,4 miliardi di euro e salirà, secondo le previsioni, a 4,9 miliardi di euro nel 2013. 


Tra le principali novità emerse dal congresso, un anestetico che rende più confortevoli i trattamenti estetici, un innovativo trattamento soft litfing e i farmaci cosmetici.
Completamente riassorbibili perché costituiti da acido polilattico e acido glicolico, sostanze naturali, i nuovi fili consentono di migliorare i piccoli cedimenti del viso con un intervento semplice e poco più traumatico di un filler. L’effetto soft lifting, che dura circa 18 mesi, è prodotto dal sollevamento della pelle a opera di piccoli coni bidirezionali che fungono da ancoraggio.

I farmaci entrano nelle creme cosmetiche. Si tratta di prodotti preparati galenicamente in laboratorio dopo un check up cutaneo. Alla crema, oltre al farmaco più adatto, verranno aggiunti principi attivi (acido glicolico, ceramidi, fattori di crescita) secondo il tipo di pelle e il grado di invecchiamento.

Ancora in pole position i trattamenti minimamente invasivi, acido ialuronico e tossina botulinica in testa. Le tecniche non invasive sono sempre più combinate tra loro, alla ricerca di un risultato il più possibile naturale: tossina per la fronte e acido ialuronico per il terzo-medio inferiore del viso, associati a tecniche di ringiovanimento e tonificazione della pelle con l’utilizzo di radiofrequenza capacitiva o frazionata, ultrasuoni, iniettabili biostimolanti e peeling di nuova generazione.

Anche i lifting chirurgici sono sempre più soft, con cicatrici più corte e nascoste. Cresce la domanda di trattamenti anti-age da parte degli ultra-cinquantenni: nel 2011 sono stati il 38%, contro il 28% del 2005.

Aumenta l’interdisciplinarità: alla medicina estetica si legano sempre di più dietetica e odontoiatria, con il supporto del make-up artist. Infine, si intensifica l’impegno per controlli più severi in materia di autorizzazioni. La SIES, insieme a SIME e Agorà, sostiene la necessità di rafforzare la richiesta di studi clinici a supporto di prodotti, tecniche e macchinari prima della loro introduzione sul mercato e di ottimizzare, attraverso corsi di formazione, il livello di preparazione dei medici.

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