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Coronavirus: no alla psicosi

Sanihelp.it – Coronavirus e infezione in Cina: se ne parla moltissimo.


Cosa dobbiamo davvero temere?

Come stanno le cose?

A fornire un quadro molto chiaro della situazione è il Presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) Susanna Esposito: «Il nuovo virus non deve essere sottovalutato, soprattutto finché non saranno del tutto note le modalità in cui muta e tutte le caratteristiche che ne favoriscono la diffusione. Ma l’attuale allarmismo rischia di essere eccessivo. Ad oggi il nuovo coronavirus si è rivelato mortale solo nel meno del 3% dei casi confermati, senza considerare le migliaia di persone a cui non è stato rilevato per assenza di sintomi. Basti pensare che solo in Italia, come confermano i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno circa 8.000 persone muoiono per le complicanze dell’influenza, centinaia di migliaia in tutto il mondo».

Quali sono i rischi di un’epidemia in Italia?

Risponde ancora la professoressa Esposito: «Nel nostro Paese la situazione è sotto controllo grazie all’eccellente filtro aeroportuale che anche per la SARS permise l’identificazione precoce dei casi sospetti. Tuttavia, il nuovo coronavirus non deve essere sottovalutato fino a quando non se ne comprendono tutti i meccanismi patogenetici e la risposta immunitaria che determina».

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FonteWAidid

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