Sanihelp.it – Sono sempre più numerose le persone che soffrono di allergie e fanno uso di farmaci, anche per lunghi periodi, per migliorare la qualità di vita, soprattutto quando l’allergia rende difficile lo svolgimento delle azioni quotidiane.
Un nuovo studio scientifico sull’acqua termale di Terme Merano conferma l’efficacia di quest’ultima sulle riniti allergiche: i risultati dimostrano che le inalazioni con acqua termale avrebbero un effetto paragonabile all’uso degli spray al cortisone, senza gli effetti collaterali che spesso accompagnano l’assunzione di questi farmaci.
Lo studio ha coinvolto individui affetti da riniti allergiche, suddivisi in due gruppi: uno è stato trattato con l’acqua termale, il secondo con spray nasale al cortisone. Nei malati trattati è stato riscontrato un miglioramento del flusso nasale, con riduzione dell’ostruzione respiratoria, remissione dell’infiammazione cronica, testimoniata dalla riduzione delle cellule infiammatorie nella fase successiva al trattamento e miglioramento soggettivo della sintomatologia. Non sono stati riscontrati effetti collaterali: il ciclo di inalazioni è stato ben tollerato dagli allergici, a differenza di quelli trattati con il cortisone, che in alcuni casi ha procurato lievi fastidi.
Lo studio è stato voluto dal comitato scientifico di Terme Merano e condotto dal professor Desiderio Passali dell’università di Siena, in collaborazione con l’ospedale Tappeiner di Merano, ed è la prosecuzione di uno studio effettuato nel 2012, che aveva dimostrato la validità della cura termale nelle rinosinusiti e nelle rinotiti croniche.
L’acqua termale è indicata anche in caso di affezioni croniche delle vie respiratorie, disturbi reumatici e articolari: viene applicata mediante inalazioni, a getto di vapore, aerosol o doccia nasale micronizzata, oppure mediante i bagni termali in vasca singola. Un ciclo di cure è composto da 24 sedute inalatorie, da effettuare in 12 sedute a cadenza giornaliera: convenzionate con il Sevizio sanitario nazionale (si accede pagando un ticket), possono essere prescritte dal medico di medicina generale, pediatra o medico specialista.