Sanihelp.it – La rinoplastica è un intervento chirurgico che si impiega per correggere i difetti della piramide nasale e del naso “esterno”, rimodellando le strutture osteocartilaginee che lo costituiscono.
E’ tra gli interventi più praticati in chirurgia plastica estetica, influisce positivamente su tutto l’aspetto del volto, può anche contrastare gli effetti dell’invecchiamento sul naso, soprattutto a carico della punta che ruota verso il basso (“scende”).
Nella maggior parte dei casi l’intervento viene condotto all’interno del naso (rinoplastica con accesso chiuso), non lasciando cicatrici visibili.
Solo in caso di asimmetrie e deformità più complesse, malformazioni della punta, chirurgia di revisione e nei casi in cui è richiesta una maggiore esposizione delle strutture nasali si ricorre alla tecnica aperta, il cui accesso è permesso da una incisione di alcuni millimetri posta tra le due narici (incisione transcolumellare). Questa incisione lascia un sottile segno cutaneo che scompare completamente in poco tempo.
Lo scopo di questa chirurgia estetica è di armonizzare il naso con gli altri elementi estetici del viso: la fronte, gli occhi, gli zigomi e il mento. Alcune volte questi elementi del volto vengono corretti concomitantemente alla rinoplastica: è il caso della mentoplastica additiva (correzione di mento sfuggente) che rappresenta la combinazione più frequente (profiloplastica).
In ogni caso lo scopo finale della rinoplastica è di creare un naso armonico con il resto del volto, non sembrare un naso “rifatto” e non catalizzare l’attenzione.
Durante l’intervento di rinoplastica si possono correggere eventuali alterazioni funzionali quali deviazioni del setto (rinosettoplastica), ipertrofia dei turbinati, à¢Â¦
In caso di modifiche minori l’intervento viene eseguito in anestesia locale, per gli altri casi si impiega l’anestesia generale in Day Hospital o con una notte di ricovero.